Tre intense giornate di fede e spiritualità in onore di Santa Rita

Tre giorni di spiritualità intensa e fede popolare a Visco.Il paese della Bassa Friulana ha accolto venerdì 20 gennaio la reliquia ex ossibus di S. Rita da Cascia, portata in Friuli dal proparroco di Roccaporena, paese natale della santa, don Simone Maggi. Alla veglia serale hanno partecipato numerosi i fedeli provenienti da tutto il territorio regionale, unendosi nella preghiera e nei canti a quelli di Visco. La chiesa, gremita, non è riuscita a contenere le persone che sono accorse per pregare e venerare la santa dai poteri taumaturgici, tanto che l’edificiosacro è rimasto aperto più del consueto orario. Durante tutta la giornata di sabato, poi, la seconda reliquia, proveniente dal manto di Rita, è stata portata agli ammalati del paese: “girando casa per casa” ha affermato don Simone nell’omelia conclusiva dell’ultima messa di domenica 22, “ho avuto la possibilità di ascoltare le varie storie che mi hanno commosso e che mi sono rimaste profondamente nel cuore”. Le richieste di visita sono state talmente numerose che alcune sono state declinate, non senza dispiacere di entrambi i sacerdoti. Più volte durante la giornata la sagrestana ha dovuto riaprire la chiesa, che normalmente viene chiusa durante alcuni momenti della giornata, per le numerose richieste di preghiera e venerazione verso la reliquia che incessantemente sono giunte all’abitazione del parroco. Domenica, infine, si è svolta la festa vera e propria, con la celebrazione di tre S. Messe: la prima, alle 8.30, la seconda, cantata, alle 11 mentre l’ultima alle 15, presieduta da don Simone Maggi, alla quale è seguita la solenne processione. Le Celebrazioni Eucaristiche sono state accompagnate da tre cori parrocchiali, Crauglio, Visco e Turriaco, per sottolineare ancora di più la popolarità della fede e della devozione. Al corteo hanno preso parte, oltre ai numerosi fedeli, l’Unitalsi di Gorizia, la banda di Reana del Rojale, l’ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro e la sezione di Udine delle Guardie d’onore del Pantheon. A precedere la processione i portatori del paese con stendardi e gonfaloni ed i bambini che hanno gettato lungo tutto il percorso dei petali di rosa, tra l’altro segno distintivo della santa umbra. Il corteo si è poi snodato per le vie del paese seguendo il percorso che la Madonna della Neve fa ad agosto.Nel passare attraverso le vie cittadine la santa è stata salutata da numerosi drappi esposti alle finestre degli edifici, così come da piante, fiori e lumini: “tutto spontaneo” afferma con soddisfazione il parroco don Giorgio che non ha invitato i fedeli ad esporre nulla. Al termine del corteo la benedizione con la reliquia e la conclusione della giornata con preghiere.La devozione a Santa Rita, molto forte in tutta la zona ha riscoperto così una ventata di novità, seppur abbia continuato a manifestarsi in questi anni in forme più private per poi sbocciare, come visto, nell’evento di Visco. Evento che ha avuto eco in tutti i fedeli del Triveneto che, come già ribadito, sono giunti da oltre regione per lasciare una preghiera alla santa di Roccaporena.