Sciolto il voto dei pescatori

Intensi momenti in queste settimane per la comunità di Grado.Domenica 24 aprile 27 bambini si sono accostati per la prima volta alla Mensa Eucaristica durante “la Santa Messa della domenica”: più volte, infatti, il parroco mons. Paolo Nutarelli, emozionato per il ricordo della sua prima comunione vissuta nella stessa basilica tanti anni fa, ha messo in evidenza che la celebrazione che si stava vivendo “non era una messa diversa dalle altre ma era la Messa della domenica e della Comunità che nel primo giorno della settimana si ritrova per spezzare insieme la Parola e l’Eucarestia. Una messa alla quale voi bambini per la prima volta pienamente vi accostate alla vita di Gesù che si offre, si dona”.Più volte, don Paolo ha desiderato evidenziare l’importanza della Comunità nella quale ogni credente può e deve trovare il proprio spazio di gratuità e rivolgendosi agli adulti presenti ha chiesto di mettersi insieme per creare spazi di fraternità e di comunione.Alla Vigilia della Cresima, sabato 30 aprile, il vescovo Carlo ha incontrato i cresimandi di Grado presso il Ricreatorio Spes che in questi mesi, grazie alla collaborazione di tante persone, è oggetto di tanti piccoli interventi di manutenzione.Nell’incontro il vescovo Carlo, partendo dalle lettere che i ragazzi gli hanno scritto, ha aiutato i presenti a rileggere la propria storia anche e soprattutto alla luce della pandemia e della guerra in Ucraina. Ha evidenziato inoltre l’importanza di continuare il cammino di discepoli nella Comunità e dando il proprio contributo a rendere vivo lo Spes.I ragazzi hanno potuto poi fare delle domande libere al vescovo riguardo alla sua adolescenza, alle sue origini, alle sue preghiere…A conclusione il vescovo, dopo avere salutato i presenti, si è intrattenuto ancora con l’equipe dei catechisti parrocchiali.Domenica 1 maggio, infine, i pescatori gradesi si sono recati a Barbana per sciogliere il voto per la grazia ricevuta lo scorso secolo. Nel quadro votivo esposto in santuario e che testimonia la grazia ricevuta, è possibile ritrovare il perchè “si va a Barbana”: “Quando la notte del 3 giugno 1925 la flottiglia di pesca gradese forte di 56 barche sorpresa e travolta da un furioso ciclone fu dall’invocata B.V. di Barbana protetta ed incolume restituita al suo porto. A perenne memoria gli equipaggi riconoscenti offrono. Grado 26 luglio 1925”:Significativa è stata la partenza dal porto Mandracchio dove il parroco, dopo la preghiera di benedizione, ha benedetto i pescherecci posizionati lungo la banchina. Giunti nel santuario dell’isola di Barbana, è stata celebrata la solenne messa accompagnata dal canto della corale “Santa Cecilia” al termine della quale un pescatore ha elevato la preghiera di ringraziamento e di intercessione per la categoria e tutta la comunità.