San Giovanni Battista celebrato in basilica

Giornata di festa per la delegazione friulana dell’Ordine di Malta che si è radunata presso la patriarcale basilica di Aquileia lo scorso cinque giugno per celebrare la solennità della natività di San Giovanni Battista patrono principale dell’Ordine. Le quattro arcidiocesi della delegazione ospitano annualmente a turno la celebrazione e quest’anno è stata scelta la basilica aquileiese per celebrare la ricorrenza. Durante la Messa ha avuto luogo anche la ricezione nell’ordine come Donato di Devozione di Vanni Feresin, appartenente alla nostra arcidiocesi. L’investitura di Vanni Feresin giunge dopo 19 anni di impegno e frequentazione delle attività dell’ordine a livello locale, impegnandosi come organista nelle celebrazioni della delegazione, ma anche a più ampio raggio, partecipando ai pellegrinaggi annuali ai santuari di Lourdes e di Loreto come barelliere; non solo, ai candidati viene richiesto, oltre alla professione della fede cattolica, un solido e continuativo impegno ecclesiale nelle realtà di appartenenza: in questo senso Feresin è conosciuto organista ma soprattutto perito archivista (diplomato con il massimo dei voti presso l’Archivio Segreto Vaticano) e cultore della storia locale sociale ed ecclesiale con decine di pubblicazioni alle spalle. Il rito di investitura è tutt’altro che la ricezione di una onorificenza ma, come recita la monizione introduttiva “è radicato nel mistero di Cristo e del suo Spirito, nel Battesimo e nella Confermazione; è dono e impegno per poter raccogliere più copiosi i frutti della grazia battesimale. I segni della Parola, della torcia accesa, dell’acqua, dell’abito, della croce, dell’impegno pubblico e della fraternità sono memoria e radicamento del Battesimo e della iniziazione cristiana”. Le promesse di investitura sono state ricevute nelle mani del delegato fra Nicolò Custoza mentre il delegato emerito Daniele Garzoni ha svolto la funzione di padrino.La santa messa è stata celebrata dal cappellano di delegazione monsignor Arnaldo Greco, affiancato dai cappellani magistrali don Luigi Tonon e don Gilberto d’Udine e dal decorato mons. Michele Centomo. Don Arnaldo ha ricordato come il cristianesimo germinato dalla antica Aquileia non sia affatto morto: “di questa illustre Storia non rimane solo la memoria che spesso diventa polverosa e oggetto di indagine storiografica, ma Essa è e rimane ancora presente e attiva: come non ricordare la splendida avventura che da Gorizia, Figlia ed erede assieme a Udine del glorioso Patriarcato di Aquileia, partì missionaria verso la Costa d’Avorio in Africa sul finire degli Anni Sessanta, o il nostro rinnovato impegno in Romania” ed è proprio in questa storia che si inserisce la storia di fede e di carità che ha portato l’ordine di Malta a stabilirsi e a trasmettere a noi oggi, ideali discendenti dei compagni del beato Gerardo Sasso, il carisma melitense: “radici che stanno a Gerusalemme presso l’Ospitale nei pressi del Santo Sepolcro; radici che hanno un Padre nobile nella figura del Beato Gerardo. Da quella gloriosa Storia noi discendiamo e non come retaggio polveroso e desueto, ma come Retaggio attivo e presente in tutto il mondo esprimendo la nostra Vocazione Cristiana nel servizio dei Signori Malati ai quali ci siamo votati con le nostre forze umane e con i nostri beni.”. Un carisma che con linguaggi e forme mutevoli si tramanda da più di un millennio e guarda verso al futuro, curando particolarmente anche la componente giovanile della delegazione.