Ritorno sui banchi (anche se al 70%)

Le scuole superiori della Bassa friulana si sono preparate per il ritorno in classe degli allievi al 70 per cento in presenza; così, nelle sedi dell’Isis a Cervignano, Palmanova e San Giorgio di Nogaro, in cui sono iscritti 1.400 alunni, da lunedì scorso stanno seguendo le lezioni in classe quasi un migliaio di ragazzi. Tutti i plessi scolastici sono operativi, compresa la sede del liceo delle scienze umane di via Carnia a Cervignano, che era stata chiusa nell’autunno scorso e che ospita gli alunni del biennio delle scienze umane dirottati in questo periodo nella sede principale di via Pradati. La percentuale del 70 per cento non è stata facile da pianificare, con i presidi impegnati a soddisfare le esigenze legislative previste dalla normativa per la prevenzione del Covid-19 e la certezza di una presenza in aula degli allievi in sicurezza. La priorità è stata data agli studenti delle prime e delle quinte di tutte le sedi e di tutti gli indirizzi; questo perché le prime classi hanno bisogno di essere seguite in modo particolare e gli studenti di quinta n vista dell’esame di matura in programma a partire dal prossimo mese di giugno. Gli studenti delle classi seconde, terze e quarte sono in aula a giorni alterni, in maniera simile a quanto era già avvenuto nei mesi scorsi.Certamente i tempi per una ripartenza in sicurezza sono stati stretti e così i vari presidi sono stati costretti a organizzare questa fase velocemente, cosa che avrebbero voluto evitare.L’auspicio di tutti, insegnanti, alunni e delle loro famiglie, è che le lezioni in presenza al 70 per cento possano essere confermate, anche se si sono verificati dei casi di positività al Covid, con il conseguente isolamento dei soggetti interessati. Un aspetto non secondario è quello legato ai trasporti degli alunni, perché i plessi scolastici della Bassa friulana vedono una presenza di molti ragazzi provenienti da altri comuni, che necessariamente devono spostarsi con i mezzi pubblici. Anche in questo caso non si è potuti ricorrere all’integrazione di ulteriori mezzi, perché questi non sono di facile reperimento in tempi stretti. Una ragione in più che ha determinato la presenza dei ragazzi a scuola al massimo al 70 per cento.