Riaperta la canonica di Joannis

Un evento, curato dall’associazione “Pro Museo Palmanova” dove si possono vedere uniformi, armi, e molte altre chicche del Regio Esercito Italiano e dell’Esercito Imperial Regio Austro – Ungarico, che ricordano quanto queste zone sono state coinvolte nel primo conflitto mondiale.Prima del “fatidico” taglio del nastro il sindaco Roberto Festa e il parroco don Federico Basso hanno voluto sottolineare quanto queste manifestazioni devono essere non soltanto il ricordo di un doloroso passato, ma un importante monito per il futuro. Poi Salvino Ceschia, segretario dell’associazione Pro Museo Palmanova, ha illustrato i vari aspetti della mostra, ripercorrendo tutte la fasi della guerra, dalla propaganda ai vestiti, agli elmetti e alle armi che hanno suscitato grande curiosità tra il numeroso pubblico presente all’inaugurazione. Molte fotografie davvero uniche, visto che sono originarie dell’epoca, nelle quali sono immortalati l’arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia, che in seguito saranno assassinati a Sarajevo, oltre alle fotografie dei funerali che si sono tenuti a Trieste, immancabile anche il “Bollettino della Vittoria” del generale Diaz, comandante supremo dell’Esercito Italiano, con cui venne annunciata la fine della prima guerra mondiale.Una mostra tutta da visitare, e visto il suo valore storico e culturale, potrebbe essere un’occasione perchè anche i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado del paese e del circondario  potessero essere accompagnati a conoscere questo importante percorso della memoria.