La memoria dei caduti della Grande Guerra

Il comune di Ruda assieme al gruppo locale degli Alpini hanno provveduto a restaurare l’obelisco che ricorda le 583 salme di soldati italiani che riposarono per vent’anni nel cimitero di Ruda e che poi vennero esumate e portate a Redipuglia a raggiungere, come dice l’epigrafe, il loro comandante.A 100 anni dal termine della Grande Guerra l’amministrazione comunale di Ruda ha voluto recuperare alcuni simboli lasciati a memoria dell’immane eccidio per onorare il sacrificio di tanti giovani. Il progetto, condiviso assieme al gruppo degli Alpini, con il quale da sempre vige stretta collaborazione, ha rinnovato il monumento che sarà oggetto di una breve cerimonia il giorno 3 novembre alle 18.”Come sindaco sono davvero soddisfatto sia della collaborazione con il Gruppo Alpini di Ruda che del risultato raggiunto” ha sottolineato il sindaco Franco Lenarduzzi aggiungendo che “quest’anno a 100 anni dalla fine di quell’evento tragico che fu la prima guerra mondiale abbiamo ricordato sia i caduti austro-ungarici, con un nuovo monumento presso il Parco della memoria a Perteole, che i caduti del Regio esercito italiano. Lo dovevamo perché se non ricordiamo quegli eventi non riusciremo a comprendere mai la realtà di oggi. Lo dovevamo ai caduti, perché al di là delle diverse uniformi, erano ragazzi che chiamati al più alto dei sacrifici e hanno risposto perdendo la vita. A loro vanno gli onori e la rinnovata memoria. Un ringraziamento sincero al Gruppo Alpini di Ruda per l’impegno e l’attività svolta”.Il programma prevede alle ore 18.30 di sabato 3, presso il cimitero di Ruda, la formazione del corteo che raggiungerà il monumento dove dopo il saluto del sindaco il discorso ufficiale sarà tenuto da Stefano Padovan, presidente della sezione Ana di Palmanova.