Itinerario di maturazione umana e cristiana

La realizzazione di un percorso di preparazione al matrimonio nasce da un’esigenza fortemente sentita sia dalla Chiesa che dalla società: quella di accompagnare le coppie di fidanzati, anche già conviventi, in un itinerario di maturazione umana e cristiana. Da questi bisogni, Cristiana, Valentina, Gianpaolo e Luca, animatori dei percorsi prematrimoniali per la Bassa Friulana, prendono spunto per accompagnare le coppie che intraprendono la strada che poi li porterà all’altare per il matrimonio cristiano. Una scelta importante anche perché la Chiesa propone alle coppie un cammino di preparazione. Molte coppie intraprendono inizialmente questo itinerario come un mero obbligo formale per potersi sposare in chiesa ma poi, lungo il percorso che dura un paio di mesi, cresce in loro l’interesse per gli argomenti trattati. E questo avviene soprattutto quando ci si rende conto che non si parla in astratto ma vengono affrontati temi concreti, di vita vissuta e proposte esperienze reali:  il coinvolgimento – a questo punto – diventa totale e l’interesse tangibile. Gli incontri si avviano prendendo spunto da tre principi fondamentali che caratterizzano il matrimonio cristiano: la libertà, l’indissolubilità e la fecondità. Oltre all’accoglienza e alla presentazione reciproca nel primo incontro, ci si confronta sulla chiamata di Dio, sull’essere chiamati insieme a costruire una storia, sul passaggio dall’innamoramento all’amore; sui figli, sui conflitti all’interno della coppia, sul valore della fedeltà, sul rito del matrimonio cattolico (solo per citarne alcuni) per concludere con la celebrazione finale e, quando consentito, un’agape fraterna. Ogni incontro viene avviato e accompagnato dal parroco don Sinuhe Marotta e dagli animatori, che portano la loro testimonianza per incoraggiare il dialogo e rispondere alle curiosità dei fidanzati, la cui età media generalmente supera i trent’anni. Il percorso di preparazione al matrimonio prende avvio con una liturgia iniziale e termina con una celebrazione eucaristica a cui tutti i partecipanti sono invitati a portare un apporto personale. “In questi anni – raccontano gli animatori – abbiamo vissuto molte esperienze che riteniamo tutte positive. C’è anche chi in un momento di difficoltà, dopo la celebrazione del matrimonio, ci ha contattato e abbiamo contribuito a sanare le loro difficoltà. Altre volte, oltre al matrimonio assistiamo anche al battesimo dei figli nati in precedenza. Alle coppie rimane molto dei nostri incontri e la cosa ci fa un immenso piacere. Il punto dolente è che ai percorsi di avvicinamento al matrimonio si iscrivevano dalle 15 alle 20 coppie, ora con la pandemia ne incontriamo molte di meno”.