Il venerabile giovane

Promossa dal Comitato per la causa di beatificazione, in occasione dei venticinque anni della dichiarazione di Egidio Bullesi venerabile, si è celebrata, sabato scorso 9 luglio nella basilica di Sant’Eufemia a Grado, una messa solenne presieduta dall’arcivescovo Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste.  Il 7 luglio 1997 venne promulgato il decreto della Congregazione delle Cause dei Santi di definizione delle eroiche virtù del terziario francescano istriano, iniziatore dell’Azione Cattolica e degli Scouts a Pola, confratello della “San Vincenzo” a Monfalcone, marinaio conquistatore a Cristo dei giovani nel servizio di leva sulla nave “Dante Alighieri” e anche fratello di tre sacerdoti, poi esuli (la diocesi di Pordenone ricorda mons. Giovanni Bullesi, apostolo di carità a Trieste). Il documento vaticano iniziava attingendo alle lettere piene di ottimismo di Egidio, promanante dalla sua immensa fede e amore a Dio riversato nei fratelli: “Questa vita è tanto bella e quindi perché rattristarci? Allegria, sempre allegri, ma nel Signore. Una allegrezza che derivi dalla buona coscienza, dal dovere sempre compiuto e dall’amore, dall’amicizia con il Signore. Essere sempre felici nel Signore: ecco la nostra allegrezza!”. Molto bella e profonda l’omelia dell’Arcivescovo di Trieste diocesi nella quale si è avviata la causa per volontà dell’arcivescovo Santin già padre spirituale a Pola di Egidio. I canti sono stati sostenuti validamente dalla corale “Noincanto” di Portogruaro. Al termine della S.Messa è stata presentata la nuova pubblicazione “Egidio Bullesi. Il Sacro Cuore di Gesù sorgente di apostolato” e aperta nell’attigua chiesa di Santa Maria delle Grazie una mostra per parole e immagini sul “venerabile giovane” così significativo per la testimonianza cristiana e l’impegno pastorale dei fedeli laici nelle parrocchie e nelle aggregazioni cattoliche. Molti i fedeli e le rappresentanze di Associazioni laiche ed ecclesiali presenti.