Il Distretto sanitario non cambierà sede

Il sindaco di Cervignano Andrea Balducci va avanti per la sua strada revocando il diritto di superficie di un’area dell’ex caserma Pasubio che la precedente amministrazione aveva destinato alla realizzazione del nuovo distretto sanitario (concessa nel corso del 2019 all’Ass 2 Bassa friulana-Isontina). L’operazione sarà realizzata dall’amministrazione comunale nonostante la netta contrarietà delle opposizioni che si sono lamentate di ciò anche durante l’ultima seduta del consiglio comunale, non comprendendo le ragioni alla base di questo radicale mutamento di rotta da parte della nuova amministrazione cervignanese. Il sindaco ha replicato che non si era ancora pervenuti alla formale cessione e successiva intavolazione del diritto reale di superficie, e che si trattava solo di un atto di pura formalità amministrativa senza alcun trasferimento di proprietà.Nel programma dell’amministrazione si prevede infatti il recupero dell’attuale sede del distretto sanitario di via Trieste, con l’eventuale inclusione dell’ex edificio commerciale Sfea/Crai che si trova sul retro dell’edificio. L’amministrazione si è anche confrontata su questa variazione con l’assessore regionale Riccardo Riccardi e con il direttore generale dell’azienda sanitaria Denis Caporale, che hanno condiviso il nuovo progetto decidendo di sostenerlo.L’edificio di via Trieste sarà quindi oggetto di un accurato intervento di ristrutturazione con la realizzazione di opere di consolidamento antisismico oltre che di razionalizzazione degli spazi per ospitare, tra le altre cose, la Casa di Comunità. All’interno di quest’ultima opererà una squadra multidisciplinare che sarà composta da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, assistenti sociali. Per l’intera l’operazione saranno stanziati quattro milioni di euro. In particolare, si tratta di fondi già accantonati dall’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia, cui si deve aggiungere un milione e mezzo di euro proveniente dai fondi previsti dal Pnrr relativi alla Casa di Comunità, il cui progetto dovrà essere predisposto improrogabilmente entro il prossimo 31 marzo 2023.