Ed in basilica risuonano le melodie patriarchine…

 Così la sezione maschile della corale “Santa Cecilia” di Grado, dopo alcune prove, ha riportato tra le secolari mura della Basilica di Sant’Eufemia il “Credo” della messa patriarchina di Avvento e Quaresima. Il tutto è stato reso possibile grazie alla trascrizione fatta nel 1997 di don Michele Tomasin.I cantori – con la passione e la capacità che sa sempre distingue il loro servizio nel canto alla comunità isolana – hanno fatto rivivere in questa occasione melodie antiche, memori di una fede e spiritualità davvero uniche. Il canto, inevitabilmente ritmato “a remo”, di antica tradizione marinara, come ricorda il maestro Boemo, eleva gli animi e aiuta l’uomo alla preghiera.Con le arcane melodie il tempo sembra fermarsi dinanzi ad una connessione musicale con il passato e con chi, mediante quelle stesse note, decenni e secoli fa si trovava a lodare il Signore con mezzi ancora più poveri di adesso. La speranza e l’auspicio, ora, che la corale continui a recuperare ulteriori tradizioni guardando al presente, come hanno fatto domenica, sempre sotto lo sprone dell’Arciprete della città lagunare mons. Michele Centomo.