Comunità in ascolto sinodale

L’Unità Pastorale “Cjaminin Insieme”, che comprende le parrocchie di Fiumicello, Aquileia e Belvedere, ha organizzato con i catechisti degli incontri sinodali rivolti ai giovani e alle famiglie dei ragazzi dell’iniziazione cristiana, quelli che stanno iniziando il percorso per ricevere i sacramenti: la prima eucarestia e la confermazione, ma è rivolto anche ai ragazzi e alle famiglie che da pochi mesi hanno ricevuto la cresima e continuano il percorso di formazione. Sono stati momenti intensi, con il desiderio di confrontarsi su temi importanti riguardanti la vita, la fede e la Chiesa. Nei ragazzi si è visto che la fede è una strada da riconsiderare per trovare senso nella vita e forza di decidere. Alla Chiesa i giovani e le famiglie chiedono di essere più sensibile ai problemi legati all’interiorità, alle problematiche derivate anche dal covid come la disperazione, e come dare un senso alla vita in forma cristiana, sopratutto nei momenti della malattia. L’immagine che è emersa è quella che la Chiesa sia una grande casa dove trovi persone di cui ti puoi fidare, perché prima di tutto si sono fidate di Dio. Mentre i genitori si sono soffermati sulla gioia e la fatica di educare i figli, è emersa la difficoltà dell’ascolto e del dialogo, soprattutto, un tema molto attuale, quello di dare un equilibrio nell’uso del computer e come interfacciarsi con i social network, che sono un mezzo importante per comunicare ma nel contempo possono essere un pericolo se “ci lasciamo usare da loro”. È stato evidenziato come le giornate, per i ragazzi, sono troppo piene; troppi impegni oltre la scuola, come lo sport o di studio di strumenti o altro ancora, con il rischio che, quando si è tutti a casa non ci si parli perché si è stanchi, svogliati e i momenti in famiglia, che dovrebbero essere felici e sereni rischiano di essere momenti vuoti. Gli incontri si sono conclusi con il desiderio di continuare. l parroco don Mirko Franetocich, con la disponibilità dei catechisti, ha già predisposto altri momenti perché le relazioni si irrobustiscano evangelicamente… anche attraverso un buon momento conviviale.