Addolorata di Chiopris: tradizione nata nel 1756

Nella piccola Comunità di Chiopris, la terza domenica di settembre viene dedicata esclusivamente alla venerazione della Madonna Addolorata fin dal lontano 1756. Tale anno, segna infatti la nascita “dell’Addolorata di Chiopris” a seguito dell’arrivo in paese di una statua della Beata Vergine dei Dolori voluta e commissionata dal parroco di allora, pre Simone Giuseppe Gabraviz, che si è anche accollato la spesa dell’intera opera come troviamo scritto sul Catapan, il libro storico della Pieve di Chiopris. Non c’è ombra di dubbio che il Gabraviz abbia fatto a Chiopris uno dei doni più preziosi per il suo forte valore affettivo e spirituale che anche oggi riveste. Tutt’ora la medesima statua è perennemente esposta su un altare laterale della Parrocchiale e proprio nel giorno del Perdòn riceve un particolare omaggio di fede e devozione da parte dei chioprisani, ma anche di molti fedeli provenienti dai paesi limitrofi. Nel corso degli anni, il “Perdòn de Dolorade” è diventato una delle ricorrenze maggiormente sentite dalla piccola Comunità, addirittura più sentita di quella del Patrono San Michele, probabilmente per i contenuti di fede e di sentimenti umani che le sofferenze della Madre di Dio necessariamente suscitano nel cuore di ogni credente. Il programma per domenica 16 settembre prevede la celebrazione della S. Messa solenne cantata del mattino alle ore 10; nel pomeriggio, alle ore 17, verranno intonati i vesperi solenni in onore della Madonna a cui seguirà la processione con la statua dell’Addolorata lungo le vie del paese accompagnata dalla Banda Città di Cormons. La funzione pomeridiana sarà presieduta da don Mirko Franetovich che concluderà la celebrazione con un pensiero mariano sul sagrato della chiesa. Al termine, presso il cortile della casa canonica, seguirà un momento conviviale per tutti i presenti. La festa sarà preceduta da un triduo di preparazione nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato alle ore 19.00, con la recita della coroncina dell’Addolorata, la S. Messa e il canto dello Stabat Mater davanti al simulacro dell’Addolorata per l’occasione solennemente esposta sul suo nobile trono.