Valentin Stanič: un benefattore a Gorizia

Nell’edificio in via Italico Brass a Gorizia, dove oggi si trova l’Istituto Gabriele D’Annunzio, nel 1840 è sorto uno dei primi istituti per sordomuti nell’impero austroungarico per l’iniziativa di Valentin Stanič, nato presso Kanal nella valle dell’Isonzo il 12 febbraio del 1774. Come molti intellettuali della sua epoca, Stani¤ ha cercato di esprimersi e di intervenire in vari campi: era stimato da alpinisti e scrittori, da sacerdoti ed operatori sociali, aveva un ruolo importante nella storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche. Personalmente la sua formazione scolastica non si svolse a Gorizia, anche perché fu abolito nel 1773 l’ordine dei Gesuiti da parte dell’imperatore Giuseppe II e l’istruzione fu affidata ad altri ordini.La situazione educativa nel Goriziano è diventata complicata e il Seminario di Gorizia, chiuso ormai da anni, fu riaperto solo nel 1818.Chi voleva in quegli anni avere una buona formazione soprattutto teologica, doveva andare altrove. Ed è così che Stanič pensò dapprima di seguire gli studi teologici di Graz, ma poiché lì l’istruzione era più mirata a formare funzionari statali sulle orme degli ordini imperiali, scelse di studiare a Salzburg. Il 6 gennaio 1802 aveva già celebrato la sua prima messa a Kanal ob Soči (dove tra l’altro organizzano ogni anno in marzo un’escursione in suo onore). Come sacerdote fu mandato per un breve periodo a Nonnberg, a Banjšice vicino a Grgar e a Ročinj, fu chiamato poi dal vescovo di Gorizia Giuseppe Walland che lo inserì validamente nel riordino della vita ecclesiastica e nelle iniziative locali a favore dei cittadini. Con la nomina a canonico della cattedrale di Gorizia e a supremo Preside Scolastico dell’Arcidiocesi di Gorizia, per Stani¤ inizò un nuovo periodo pieno di sfide e di nuove iniziative che cercò di realizzare in favore dei Goriziani. Ovunque prestasse servizio, aiutò le persone con consigli educativi e a risolvere problemi di natura economica. Il suo aiuto fu provvidenziale durante gli anni della grave carestia (1816-1817), si prodigò perché la gente potesse essere vaccinata contro varie malattie e sostenne i lavori pubblici.Nel corso degli anni fece sua la dottrina di Giuseppe II, poiché vedeva nell’imperatore illuministico un grande ’’promotore del benessere dell’umanità’’.Nello spirito delle idee dell’Illuminismo voleva sostenere il popolo. L’istituto per sordomuti fu fondato il 22 aprile del 1840 e Stani¤ era sempre pronto a dare una mano negli interessi degli allievi. Stani¤ spesso accompagnò gli alunni dell’istituto a fare gite e passeggiate. Ci sono rimasti libricini sui viaggi e incontri scritti da Stanič come per esempio: Die Wallfahrt der Taubstummen auf den heiligen Berg bei Görz am 21.Juni 1844 (Pelegrinaggio dei sordomuti sul Monte Santo presso Gorizia) oppure Gefühle einer Taubstummen (Il sentimento di un sordomuto). Nel 1845 fondò a Gorizia l’Istituto per la protezione degli animali.L’istituto fu il primo di quel genere nell’ Impero austro-ungarico. In quell’occasione scrisse il libretto Kurzer Bericht über der görzer Verein wider die Tierquälerei und Einladung zum gefälligen ferneren Beitritte che suscittò vivo interesse in Francia e in Germania. È stato uno dei pionieri dell’alpinismo europeo moderno.Già studente a Salzburg aveva scalato le prime montagne.L’alpinismo rimase così il suo sport preferito. Molte furono le cime scalate in Europa, nelle Alpi Giulie, Alpi Carniche, di cui misurò anche per primo le vette. Amava molto camminare. Nel 1802 arrivò a piedi da Salzburg a Kanal in soli sei giorni. In ogni viaggio approfondì le sue conoscenzen che poi descrisse e pubblicò nelle riviste tedesche: Die Reise auf den Grossglockner, Etwas über meine Exkursion auf den Schlafberg bei St.Gilgen, Etwas über meine Reise auf den Triglou, ecc. Con lui iniziò anche il risveglio culturale degli Sloveni a Gorizia. Trattenne per molti anni corrispondenza con Matija ¤op, famoso linguista, amico e ispiratore di France Prešeren. Stanič stesso fu poeta e scrisse la sua prima poesia a tredici anni.Dimostrò il suo talento molto pratico quando si costruì una piccola tipografia per stampare le proprie poesie.A Gorizia pubblicarono in seguito due edizioni delle sue Pesme za kmete ino mlade ljudi (Poesie per agricoltori e per la gioventù). A Kanal si trova il suo monumento ed alcuni rifugi alpini portano il suo nome.