Testimonianze e immagini dalle Casette Pater

Si intitola “Casette. Ronchi dei Legionari” il libro nato dalle interviste dei giornalisti Luca Perrino e Cristina Visintini accompagnate ed impreziosite dalle fotografie di Katia Bonaventura. Protagonisti gli abitanti dello storico quartiere Pater.  Tra il 2014 e il 2017 sono state raccolte le testimonianze e le immagini di questa realtà cittadina, inserite in un volume edito dall’Associazione culturale Leali delle Notizie e che ha ricevuto il contributo del Comune di Ronchi dei Legionari, della Banca di Credito Cooperativo di Turriaco e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Sabato 26 Maggio alle ore 11 nella Sala del Consiglio del Municipio di Ronchi dei Legionari ha avuto luogo la presentazione del libro. A dialogare con gli autori il giornalista Roberto Covaz.

L’ideaSi tratta di una pubblicazione curiosa che intende fare un approfondimento sull’identità e lo spaccato sociale presenti del rione in questione. Ed è appunto grazie al dono della curiosità che gli autori Perrino, Visintini e Bonaventura, hanno dimostrato di sapersi guardare attorno. L’idea è nata dalla cronaca come ha testimoniato Bonaventura all’apertura della presentazione. Un lavoro “certosino” che ha richiesto la giusta delicatezza per entrare in contatto con gli abitanti del quartiere Pater. Una sensibilità apprezzata dai residenti che hanno aderito al progetto inteso anche come esercizio di memoria per non dimenticare la storia di una parte della città che sembra quasi “una realtà a sé” come ha dichiarato la giornalista Visintini parlando di una realtà solidale fatta di amicizie, di conoscenza reciproca ma anche di una sorta di lato oscuro: le casette ormai sono murate e non più consegnate.

Momenti di vitaPresenti su un terreno di proprietà comunale, le casette di proprietà dell’Ater, si notano poco nelle illustrazioni fotografiche. Si vedono alcuni scorci, si racconta degli spazi e dell’atmosfera che si vive. Tanti i dettagli sui quali si focalizza l’attenzione del reporter: in primis i visi, gli sguardi delle persone. Storie di uomini e donne che vivono la quotidianità: i panni stesi, gli affetti, l’amore per gli animali … Emerge anche qualche segno nostalgico: alcune case sono spogliate della loro umanità. Si pensi alla foto del lucchetto arrugginito: qualcosa è finito, il ricambio non c’è.

La storiaÈ una storia complessa quella del rione Pater. Alcuni i tratti significativi. Il 18 Luglio 1940 vi fu l’accordo con il quale si sanciva l’avvio dei lavori delle Casette, il villaggio rurale dedicato ad Italo Balbo a Ronchi dei Legionari. La ditta incaricata per i lavori – la Pater appunto, con sede a Milano – non ebbe poche difficoltà organizzative. Poi ci fu la guerra con noti e tristi avvenimenti;  in seguito la gestione dell’Ater di Trieste fino a giungere ai nostri anni. Dopo 78 anni le Casette sono ancora li, alle spalle dell’Aeroporto e del nuovissimo Polo Intermodale, ad accogliere chi, da ovest, arriva a Ronchi. Il rione un tempo si presentava popoloso, compatto, esteticamente unico, vivace, ma regna ancora un inconcludente dibattito sul suo futuro. Dal dopoguerra ad oggi infatti, si sono vissute gioie, dispiaceri, ricordi che si mescolano nelle loro parole. Una storia fatta di umanità ma anche di nostalgia. Il tempo passato e altre dimensioni di vita tornano alla mente sfogliando le pagine.Anche gli intervenuti in sala durante la presentazione hanno testimoniato: “non ci mancava niente”, “eravamo e siamo felici…” “mi sento a casa nel mio spazio verde!”.

Quale futuro?È proprio in questa direzione che sono andate le parole del primo cittadino Livio Vecchiet intervenuto per l’occasione. Il sindaco ha dato garanzie sul fatto che è volontà dell’amministrazione comunale “andare incontro alle necessità abitative , il verde per la nostra amministrazione ha una costante importanza rispetto a quanto costruito”.Poi alcuni riferimenti all’attualità che viviamo: la crisi del mattone, il calo demografico, il calo delle iscrizioni a scuola e il futuro incerto dell’abitato preso in esame dalla pubblicazione. “Casette. Ronchi dei Legionari” ci porta a fare una riflessione sull’attualità guardando al futuro senza dimenticare il passato. Nei tempi di un mondo sempre più vorticoso e bizzarro, i tre autori hanno saputo dare prova di essere capaci di fermarsi ed approfondire. La loro curiosità diventerà certamente quella dei lettori e dei cittadini. Raccontare la vita quotidiana, fa di questa pubblicazione un progetto di valore e di alta sensibilità. Un grande dono per la comunità ronchese che certamente saprà cogliere le innumerevoli emozioni che parole ed immagini evocano in ognuno di noi.