“Soldati”: numerose le iniziative collaterali

Prosegue nella sala espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia la mostra “Soldati. Quando la storia si racconta con le caserme”, realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia insieme all’Associazione Culturale “Isonzo” – Gruppo di ricerca storica e con la collaborazione del Comune di Gorizia.Per meglio approfondire i contenuti della rassegna, la Fondazione sta organizzando una serie di iniziative collaterali, che avranno inizio mercoledì 3 dicembre, alle 18, con l’evento dal titolo “Monumenti dimenticati”, percorso guidato con i curatori Sergio Chersovani e Bruno Pascoli. Nel corso della visita, particolari approfondimenti saranno dedicati alla meridiana “della Vittoria”, posizionata sulla caserma che fino al 1938 sorgeva accanto alla chiesa di Sant’Ignazio; al tempietto ai Caduti irredenti goriziani nel Parco della Rimembranza che fu distrutto nel 1944 da una carica esplosiva; nonché al monumento con il busto di Francesco Giuseppe che era posizionato nel cortile della Caserma “Arciduca Ranieri” poi “del Fante” di via Duca D’Aosta e al monumento ai Caduti Alpini che sorgeva nel cortile della caserma “della Vittoria” e fu poi spostato sul piazzale della caserma di Sant’Andrea. Testimonianze di un passato spesso poco noto, che svelano storie particolari e curiose e si collegano al tema al centro della mostra: la presenza militare in città nel corso del Novecento.Una presenza che, come evidenziato nelle varie sezioni della mostra composte da fotografie per lo più inedite, messe a disposizione dall’Associazione “Isonzo”, dal Comune di Gorizia, da altri prestatori e in parte selezionate dalle collezioni della Fondazione, ha avuto, fino al recente passato, riflessi sulla vita sociale, economica e urbanistica di Gorizia.La mostra offre l’occasione di individuare la dislocazione delle caserme in città, soffermandosi anche sui luoghi della socializzazione frequentati da militari e cittadini, come gli eleganti caffè “Al Teatro”, “Al Corso”, “Alle Ali”. Vengono descritte inoltre le trasformazioni d’uso e i cambi di denominazione che alcune caserme hanno subito nei decenni e ripercorsi alcuni momenti della storia della città che hanno coinvolto le forze armate, come manifestazioni e cerimonie pubbliche.Uno sguardo sul passato che nasce però da un’attenta osservazione del presente: il percorso espositivo sfocia, infatti, nel censimento dei siti militari del Friuli Venezia Giulia e negli studi sul possibile riutilizzo di alcuni di questi luoghi effettuati dagli architetti associati dello Studio Corde di Venezia attraverso il progetto “Un Paese di primule e caserme”. A questo lavoro si ricollega la parte conclusiva della mostra, nella quale il visitatore è riportato ai giorni nostri ed ai problemi posti dalla dismissione dei luoghi militari ancora presenti in grande numero a Gorizia e nella nostra regione.La rassegna, allestita nella sala espositiva della Fondazione, in via Carducci, è visitabile, a ingresso gratuito, fino al 28 febbraio 2016 nelle giornate di sabato, dalle 15.30 alle 19, e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19, con apertura straordinaria martedì 8 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19. In tutte le giornate di apertura è prevista una visita guidata ore 17.