Riscoperta e valorizzazione della cultura friulana

Ritorna nel mese di maggio l’atteso appuntamento con la riscoperta e la valorizzazione della cultura friulana che è giunto alla quinta edizione e si svolgerà dal 10 al 20 maggio coinvolgendo località, associazioni e movimenti con un fitto calendario di appuntamenti ed iniziative culturali. La Setemane de culture furlane è promossa dalla Società Filologica Friulana, ente di riferimento regionale per lo studio e la promozione del patrimonio culturale del Friuli che si propone di valorizzare le tradizioni popolari musicali e storiche legate all’identità friulana in regione e nel mondo.”La cultura è l’espressione sicuramente più alta e forte dell’identità di un popolo, un’identità che si riconosce e che si misura nella storia, nelle tradizioni, nel modo di ragionare, nella visione del mondo e nel porsi davanti al domani” –  ha affermato il presidente della filologica Federico Vicario – “Gina Marpillero, Antonio Comelli, Alviero Negro, Alfeo Mizzau, Fabio Asquini, il Card. Celso Costantini, Fermo Solari, Pierluigi Cappello e altre ancora sono le personalità che ricordiamo quest’anno, ma ci occupiamo anche dell’Università del Friuli, nei quarant’anni della sua istituzione, dei cinquant’anni delle pubblicazioni della rivista “La panarie”, dei quarant’anni di fondazione della benemerita associazione “La Bassa” -ha concluso il presidente Vicario.

Gli appuntamenti nel GorizianoGiovedì 10 maggio, a Cervignano, alle 18.00 presso la casa della musica gli allievi di Silla Stel presenteranno i lavori al termine del corso pratico semestrale di lingua friulana. Alle 18.30 Vanni Marega e Matteo Cuzzit, presso il Centro Civico di Capriva del Friuli, illustreranno la storia del “Tor” del Paese, con l’inaugurazione di una mostra fotografica a tema con immagini di Mario Grion.Venerdì 11 alle 18.30, presso la sala di rappresentanza del municipio di Cormons, spazio al ricordo della grande guerra con la presentazione della “Cuintristorie de prime vuere mondial”, raccolta di pubblicazioni iniziata nel 2014 a cura della “Patrie dal Friul” sul primo conflitto mondiale. Alle 21.00, presso la chiesa parrocchiale di Mariano del Friuli, serata in musica a cura della Schola Aquileiensis diretta da Claudio Zinutti che accompagnerà l’uditorio alla riscoperta degli antichi uffici liturgici del glorioso patriarcato di Aquileia.Domenica 13 invece prosegue la collaborazione con l’associazione Campanari del Goriziano con l’appuntamento culturale di “Campanili Aperti”: a san Martino del Carso (Sagrado) e Capriva del Friuli dalle 15 alle 19 saranno visitabili le torri campanarie accompagnati dai maestri scampanotadors: a san Martino visita guidata del campanile alle 15.30 e dimostrazione di scampanio manuale dalle 16.30, a Capriva visita alle 16.30 e scampanio dalle 18.30.Mercoledì 16 dalle 20.30 ad Aquileia in sala consiliare Luciano Patat presenterà la pubblicazione “Rimis Furlanis” raccolta di poesie di Giovanni Miniut,  a cura di Ferruccio Tassin.Giovedì 17 a Capriva alle 18.30 presso la sala civica ancora un approfondimento sull’architettura campanaria a cura di Francesco Castellane: durante la serata Giacomo Pantanali presenterà la pubblicazione “Il campanaro Sloveno”, pubblicazione didattica del 1926 recentemente ristampata.Venerdì 18 con inizio alle ore 11.30  a Gorizia presso palazzo de Grazia verrà presentata la figura di Carlo Battisti, glottologo, linguista e bibliotecario italiano che visse a cavallo di due mondi, l’Impero e il Regno d’Italia: fu direttore della biblioteca statale isontina ma anche attore -star del neorealismo italiano.Sempre a Gorizia sabato 19 alle 11.30 presso l’aula magna dell’università in via Santa Chiara, a 70 anni dalla approvazione dello statuto di autonomia della nostra regione Lucia Comelli, Gianfranco Ellero, Giuseppe Mariuz ricostruiranno i passaggi che hanno portato a questa importante conquista analizzando la figura di Tiziano Tessitori che strenuamente combattè per raggiungere questo importante risultato.Domenica 20 dalle 15 a Gorizia presso palazzo de Grazia il poeta Celso Macor rivivrà attraverso la rievocazione della sua vita e dei suoi scritti attraverso le testimonianze di Rienzo Pellegrini, Sergio Tavano, Mauro Ungaro e Gabriele Zanello.