“Porte” per i protagonisti della frontiera goriziana

Ai protagonisti della frontiera goriziana, così significativa e ricca di prospettive, sarà dedicata una delle “porte” che hanno segnato la storia della politica di frontiera del Goriziano, coinvolgendo in questo modo non solo la città (Gorizia e Nova Gorica) ma appunto il Goriziano, inteso come terra e territorio più ampio di qua e di là del confine di Stato. Questa la conclusione della seconda giornata di studio e di riflessione svoltasi presso il Municipio di Gorizia e che ha avuto al centro Michele Martina e Josko Strukel, sindaci protagonisti negli anni ’60 e ’70 dell’apertura del confine e del cammino verso la costruzione dell’Europa.Una tesi di laurea e un concorso, affidati ora alla iniziativa di quanti – in collaborazione con il Centro “Rizzatti”, l’Icm, il Forum za Gorisko di Nova Gorica e quanti intendono promuovere la medesima cultura e azione politica – rappresenteranno la continuità di una memoria. La laurea approfondirà il contenuto di tale politica di frontiera e dei loro protagonisti affidata al Centro studi mentre concorso sarà proposto da un gruppo di architetti coordinati.La seconda parte del convegno ha raccolto prima il ricordo di Martina e Strukel in un filmato; è seguito la testimonianza del prof. Sergio Tavano che ha ricordato le radici di una storia e di un futuro che sono comuni fra Gorizia e Nova Gorica; è seguita la testimonianza di Branko Marusic. Il progetto condiviso sul territorio è stato illustrato da Tomaz Vuga mentre l’evoluzione politica ed istituzionale sono state oggetto di una riflessione di Joze Susmelj che ha continuato l’opera dei due sindaci da Nova Gorica. Sono emerse così sia le linee di contenuto che stanno alla base sia della collaborazione sul confine che dei progetti che ne hanno in qualche modo consacrato la realizzazione.Infine, introdotti dal presidente dell’Isig Collini, hanno presso la parola Sandra Sodini di Informest e Boris Nemec che hanno dialogato sulle nuove opportunità che, con il coordinamento del Gect, potranno trovare attuazione grazie ad un lavoro di definizione di piccoli progetti tra Gorizia, Nova Gorica e Vrtojba. Un’opportunità che ha come base appunto un approfondimento dei rapporti e la definizione di un progetto complessivo che sia significativo nel senso che privilegia il legame e la promozione della coscienza europea dei popoli limitrofi costruendo un tessuto di incontri che promuovano la costruzione dell’unità nella diversità.