“Italia Cinquanta”: in mostra il fascino del Made in Italy

Il mito dell’”Italian Style” prese corpo negli anni ’50 quando l’Italia, reduce dalle ferite della guerra, scelse di aggredire il futuro. Presto sarebbe arrivato il cosiddetto “Miracolo italiano”, con le sue grandezze e fragilità. Un mito che non si è mai offuscato, qualificandosi progressivamente sino ad imporsi come il plus del nostro Paese nei settori più diversi.Attraverso l’esposizione, “Italia Cinquanta. Moda e design. Nascita di uno stile” ospitata al Museo della Moda e delle Arti applicate di Gorizia e curata da Carla Cerutti, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin, affiancati nel lavoro da un nutrito gruppo di importanti specialisti, è possibile rileggere quel momento storico alla luce di due specifiche componenti: la moda e il design, comprendendo in quest’ultimo anche la tradizione delle arti applicate, punto di forza della produzione italiana, più artigianale in epoche passate.A latere un terzo “fattore”, il cinema, che di quell’Italian Style fu un potentissimo mezzo di amplificazione planetaria.La mostra, promossa e organizzata da ERPAC FVG – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, sarà visitabile fino al 27 agosto 2023 negli orari di apertura del polo museale.L’arco temporale preso in esame è idealmente quello che intercorre tra le elezioni del 18 aprile 1948 e le Olimpiadi di Roma del 1960, un periodo di rinascita economica e culturale, di grande fecondità sia dal punto di vista industriale che artistico e artigianale.La sezione dedicata al design e alle arti applicate spazia dai mobili alle lampade, dalle ceramiche ai vetri, dai metalli alle stoffe d’arredamento, ai tappeti e agli arazzi, scegliendo tra le eccellenze più esemplificative del periodo, sia dal punto di vista creativo che innovativo, tra i quali Gio Ponti, Luigi Caccia Dominioni, Max Ingrand e Piero Fornasetti.A ricreare l’atmosfera degli anni del “boom” anche alcuni esempi iconici di design industriale, come il televisore orientabile Phonola 17/18 del 1956 e la macchina da scrivere Olivetti Lettera 22 del 1950.Gli anni Cinquanta rappresentano anche per la moda un decennio di fondamentale importanza, tanto che al 1951 si fa risalire la nascita ufficiale della moda italiana, grazie all’iniziativa illuminata di Giovan Battista Giorgini, imprenditore che ebbe l’intuizione di riunire a Firenze i più importanti talenti creativi del momento. In mostra una selezione dei più significativi modelli del periodo, abiti e accessori, tra i quali creazioni di Emilio Pucci, Gattinoni, Gucci e Salvatore Ferragamo.Se le capitali nazionali della moda erano Roma, Firenze e Milano, a nordest si preparavano dei talenti creativi destinati a grandi successi: il triestino Renato Balestra era un apprezzato disegnatore per Schuberth e le Sorelle Fontana, Mila Schön e Ottavio Missoni, entrambi dalmati, si affacciavano sulla scena della moda proprio negli anni ’50.

(foto: facebook Musei Provinciali di Gorizia)