Guardare in avanti con sguardo europeo

Il numero settantadue di “Inziativa Isontina” ha avuto l’onore di una prestigiosa presentazione a Gorizia a palazzo Lantieri. Ha fatto gli onori di casa la signora Carolina Levetzow Lantieri che volentieri ha aperto la nobile dimora di famiglia per ospitare la presentazione al pubblico del numero ultimo dell’anno 2016 che, fra l’altro, ospita in copertina, un’opera d’arte realizzata nella stessa casa nobiliare. La realizzazione orna in modo molto splendido il soffitto della sala di ricevimento del palazzo.La immagine – fotografa una intuizione di Michelangelo Pistoletto con questa didascalia: “Skies”2005, vibond mirror su supporto in legno m.17×9. Opera commissionata dalla proprietà per segnare a Gorizia l’allargamento dell’Unione Europea, “ultimo confine dell’Impero” con la Mitteleuropa rovesciata allo specchio; tecnica sperimentata per la prima volta in Europa. Inaugurata nel 2005 con la partecipazione, oltre dell’autore, di artisti ed esperti d’arte moderna di tutti i Paesi raffigurati, tra i quali Kounellis, coinvolti in workshop di una settimana nello stesso Palazzo Lantieri. Nel sessantesimo della firma a Roma dei trattati per la costruzione dell’Europa dei popoli e delle genti, facciamo nostra questa provocazione che insegna a tutti a leggere insieme passato e futuro all’interno di un presente che stimola tutti a fare la propria parte per realizzare le speranze. Un ambiente giusto per la presentazione del numero di Iniziativa Isontina che è segnato dalla riflessione della stessa dott. Leventzow su “Tra incontri europei e contaminazioni artistiche, la tutela dell’internazionalità di Gorizia” e segnata dall’editoriale del direttore Renzo Boscarol che riflette sul tema  “Guardare avanti!”. La rivista individuando, appunto, nella dimensione europeista una vocazione ed una proposta propone insieme la cronaca celle celebrazioni dei “Cinquant’anni di Icm, celebrandone il futuro” di Alessia Cordenons e Sofia Dall’Osto a ricordo del cammino dell’istituto per gli Incontri culturali mitteleuropei. Al mondo giovanile è dedicata la riflessione di Nicolò Fornasir a commento dell’annuale convegno in memoria di Celso Macor su “I giovani sono il ponte tra storia e futuro”.La rivista pone al centro il progetto per la città riassumendo nel titolo “Gorizia prima di tutto: sette priorità per la città” (contributi di Michele Bressan, Renzo Boscarol, Carlo Rojc e Roberto Martina), i punti emergenti del progetto per la città chiamata a rinnovare il consiglio comunale e l’amministrazione civica. Completano il quadro “L’incontro storico sul confine: i presidenti Mattarella e Pahor a Doberdò del Lago” di Salvatore Ferrara e Renzo Boscarol; “Il Collio si candida a patrimonio dell’umanità” di Franco Femia; “Ripercorrendo i sentieri della memoria alla ricerca della riconciliazione” di Franco Miccoli; “Nel nuovo anno: quale futuro? Gli interrogativi per il territorio che viviamo” di Salvatore Ferrara.Un pagina speciale è dedicata a “Infrastrutture di rilievo politico ed economico: l’aeroporto del Friuli Venezia Giulia. Un decollo progettuale ed operativo” con un’intervista al direttore generale ing. Marco Consalvo, presente alla manifestazione per la presentazione della rivista.Con riferimento al confine italiano europeo la rivista oipsita una nota sul tema “Il muro di Nicosia: a Ginevra un’opportunità storica per riunificare Cipro” del goriziano Federico Vidic e “Make Heritage Fun! #Historicalwalk in Gorizia” di Jessica Scodro.Grande interesse nella rubrica economica lo studio di Renato Vizzarti che riflette su “Le conseguenze della crisi sul sistema produttivo provinciale” ed ancora “Fare Europa coltivando la riconciliazione interetnica” a cura di Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo – CVCS di Gorizia che esprime una riflessione che affronta temi esiziali come le migrazioni.Infine, la rivista propone una nuova iniziativa che è nata a Gorizia: si tratta della “Cattedra mitteleuropa” proposta culturale in collaborazione con il Centro Rezzara di Vicenza che promuove analoghe iniziative verso il mondo africano e dei balcanui.La rivista si conclude con la rubrica dei “ritratti” (Bruno Crocetti e Livio Felluga) e coin le recensioni.