Campanari in festa sabato 3 settembre a Capriva del Friuli

Sabato 3 settembre la Festa dei Campanari del Goriziano, giunta alla sedicesima edizione, farà tappa a Capriva. Sarà la conclusione di un percorso iniziato quattro anni fa, nel 2018, quando l’amministrazione comunale propose di realizzare in loco l’iniziativa Campanili aperti. Si trattò di un’edizione del tutto speciale, in quanto grazie all’attenzione suscitata in paese, furono organizzate due serate dedicate all’arte campanaria e venne inaugurata una mostra fotografica dedicata al campanile di Capriva. In quell’occasione  l’associazione incaricò il cavalier Vanni Marega di effettuare una breve ricerca storica sul campanile, mentre la sezione di Gorizia di Italia Nostra affidò all’architetto Francesco Castellan un intervento sull’architettura dei campanili di Capriva.Da quelle piacevoli serate è nato un vero e proprio volume, affiancato da un ricco corredo iconografico che sarà presentato proprio il giorno della festa, con l’intento di coinvolgere scampanotadôrs e l’intera comunità.Il campanile di Capriva, edificato sul finire del Seicento, nasce all’interno dell’antica Centa e si distingue per la splendida cuspide che lo caratterizza, formata da vari bulbi sovrapposti su un tamburo ottagonale. Scrive l’architetto Castellan che “il rococò è espressione di un nuovo modo di considerare lo spazio artistico […] Qui il paesaggio diventa il soggetto dell’opera e l’azione rappresentata è un suo dettaglio: nella concezione rococò sembra che lo spazio circostante sia penetrato, corrodendolo, nel volume della cuspide e nel parallelepipipedo del tamburo. Ma questa corruzione va più correttamente interpretata come una dissoluzione del volume stesso, cioè dell’immagine […] il campanile della parrocchiale ha come riferimento il paesaggio, cioè lo spazio che si estende, senza limiti, fino all’orizzonte”. Come non pensare allo splendido panorama caprivese nel quale il campanile di Capriva si inserisce con particolare eleganza. Scorrendo l’interessante ricerca di Marega, non è difficile soffermarsi anche sugli sforzi compiuti a più riprese dalla comunità per avere un degno concerto di campane e al dolore per la requisizione bellica avvenuta pochi anni dopo la completa rifusione dei bronzi nel 1935: “il prelievo forzato fu per la gente un grande affronto e una profonda umiliazione, in quanto le campane erano state rifuse da pochi anni”.Tante altre curiosità si potranno conoscere anche visionando la mostra fotografica che sarà riallestita in occasione della festa a cura di Sabrina Picotti.Il pomeriggio del 3 settembre inizierà alle 15.30 con il concerto di campane curato da tutti i gruppi scampanotadôrs del Goriziano, alle 17.30 è prevista la presentazione del libro “I campanili di Capriva” di Francesco Castellan e Giovanni Marega con l’intervento del professor Giulio Tavian. Alle 18.30 inizierà la Celebrazione Eucaristica presieduta dal decano don Moris Tonso con l’accompagnamento del Gruppo Polifonico Caprivese. A seguire un momento conviviale.Con questa tappa continua, dunque, l’impegno associativo che è occasione di incontro, di crescita e di valorizzazione del nostro splendido territorio.