Un anno di Pastorale Giovanile

Giovedì 14 settembre è stato presentato agli operatori di pastorale giovanile un sussidio in cui vengono fornite alcune linee guida per un cammino comune per i giovani della nostra diocesi nell’anno pastorale 2017-2018 e che riprenda alcune indicazioni del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile. Nell’autunno 2018 la Chiesa Universale vivrà il Sinodo dei Vescovi su “Giovani, fede e discernimento vocazionale”. Sarà questa un’occasione preziosa per tutta la comunità cristiana per interrogarsi su che cosa si sta facendo con i giovani, ma soprattutto per domandarsi che Chiesa vogliamo essere nel futuro prossimo. In quest’anno tre sono i verbi attorno a cui convergere nel lavoro con i giovani: – Discernere le pratiche pastorali per e con i giovani: ripensare a quello che si sta facendo… che cosa funziona e va mantenuto? Che cosa si potrebbe incrementare? Che cosa è necessario abbandonare?- Ascoltare i giovani: papa Francesco ha chiesto che questo sia un anno di ascolto dei giovani e che tutti possano far sentire la propria voce. – Camminare insieme: la parola greca “Sinodo” significa proprio strada fatta insieme… indica il desiderio di cammini di convergenza, ma anche lo stile pratico di camminare (anche fisicamente) con i giovani. Le proposte della pastorale giovanile delineano come dei cerchi concentrici: tutti i giovani ci interessano e cerchiamo di ascoltare tutti, anche coinvolgendo il mondo della scuola; ci prendiamo a cuore la formazione umana degli adolescenti proponendo delle occasioni di aggregazione e di preparazione degli animatori; con chi è più disponibile offriamo delle occasioni di formazione spirituale e di preghiera più esigenti; vorremmo che tutti vivano la vita come vocazione e scoprano il proprio modo di servire il mondo e la Chiesa. La speranza per la nostra diocesi è che quest’anno serva a ravvivare e ringiovanire il coordinamento di Pastorale Giovanile, creare legami più forti col mondo della scuola e dell’università, far sperimentare la bellezza di camminare insieme come diocesi, ripensare la presenza sul territorio, individuando, se è il caso, delle figure professionali che possano animare il lavoro con gli adolescenti e i giovani sostenendo e incrementando il servizio di tanti volontari che si danno da fare con i più giovani.