Sinodalità missionaria

Giovedì 23 marzo, nell’ambito del secondo anno del Cammino sinodale, il Centro Missionario ha coordinato una consultazione con diverse Associazioni ed Enti che si occupano di cooperazione con i paesi poveri. In particolare il focus è stato puntato sul Burkina Faso anche se poi l’attenzione si è allargata anche ad altre nazioni della zona del Sahel.Il cantiere sinodale “della strada e del villaggio” e le indicazioni che la Lettera Pastorale aveva consegnato all’inizio dell’anno pastorale, indicavano come prospettiva operativa la consultazione di associazioni e enti del volontariato. Si è aperto per noi uno spazio dove prestare ascolto ai diversi “mondi” in cui i cristiani vivono e lavorano, cioè “camminano insieme” a tutti coloro che formano la società; in particolare il mondo del volontariato e del Terzo settore.Grazie al coordinamento della Segreteria del CVCS di Gorizia per individuare i possibili soggetti interessati e da consultare, si è dato vita all’incontro vero e proprio. Attorno al tavolo oltre che il Centro Missionario, rappresentato dal direttore don Giulio Boldrin, Alessandra Bianco e dalla missionaria laica Ivana Cossar, anche Caritas diocesana rappresentata dal vice-direttore Adalberto Chimera, CVCS Gorizia con il presidente Massimiliano Pipani, la collaboratrice Sara Fornasir, il cooperatore Christian Olivieri e l’ex presidente Franco Gaggioli. Presenti pure l’Associazione Volontari per il Burkina Faso Onlus di Ruda e Capriva, rappresentata da Luciano Comuzzo, l’Associazione Eurafricando, rappresentata da Rossana Puntin e Jobel Onlus con il presidente don Paolo Zuttion e la project manager Federica Ferro. Non poteva mancare il sacerdote burkinabé don Désiré Traoré.Nella condivisione delle rispettive linee operative e progetti sul campo, tutti hanno convenuto sulla necessità di continuare a scambiarsi informazioni sui rispettivi interventi, rendendosi disponibili per la condivisione delle relative esperienze. La situazione politica del Burkina Faso, vittima della violenza terroristica e dell’instabilità politica che ha portato a due colpi di stato nel giro di un anno, rende più complesso programmare gli interventi di cooperazione, evangelizzazione e sviluppo umano.Come piccolo frutto di questa prima condivisione, con l’obiettivo del “camminare insieme” sempre di più è nata l’idea di elaborare un progetto condiviso di educazione alla mondialità, ecologia integrale e sensibilizzazione umanitaria da presentare alle scuole nell’ambito dei percorsi di educazione civica.