“Siate misericordiosi come il Padre vostro”

Il filosofo Levinas afferma che “il dolore isola assolutamente ed è da questo isolamento assoluto che nasce l’appello dell’altro, l’invocazione dell’altro”. A tutto il mondo da due anni a questa parte è stata evidente questa realtà. Quando una persona si ammala- e magari d’improvviso- anche il suo cuore si appesantisce, la paura cresce, gli interrogativi si moltiplicano, le domande di senso per tutto quello che succede si fa più urgente… “Perché?”. Ecco la necessità di avere accanto dei testimoni di quella misericordia che è dono grande di Dio, è Dio stesso. Ecco che questa Giornata mondiale del malato, ancora una volta, vuole ricordarci questa responsabilità che nasce dal Vangelo di Cristo: “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro (Lc. 6,36). E in fondo questa è la vocazione di ogni uomo.Uno è veramente uomo quando è capace di stare insieme, di non dimenticare l’altro – soprattutto nel tempo della fatica – di accompagnarlo, di andare verso lui. Ogni volta che l’uomo dimentica questo movimento, dimentica chi è… e dimentica Dio.I fratelli e le sorelle che soffrono sono il luogo in cui Cristo si manifesta, sono una presenza da custodire, seguire, servire con tenerezza. In questo senso San Giovanni Paolo II – che trent’anni fa è stato l’iniziatore della Giornata mondiale del malato – nella Salvifici doloris esortava a “coltivare questa sensibilità del cuore che testimonia la compassione verso il sofferente”. Tanti, eterni e comprensibili sono i dibattiti in questo periodo su “morti per il covid” o “con il covid”, ma non dobbiamo perdere di vista il punto di partenza: l’impegno a migliorare il servizio all’uomo fragile che ancora troppo spesso è declinato in maniera anonima e spersonalizzante. La presenza concreta e necessaria della misericordia in ogni luogo di cura – ospedali, case di riposo, le nostre stesse case – è una presenza che ha il volto dei medici, degli infermieri, dei diversi curanti, dei familiari, degli assistenti religiosi e aiuta e sostiene l’azione di cura. E questo lo provano anche diversi studi scientifici.Negli ultimi anni ci sono state diverse serie televisive ambientate nel mondo medico che si fanno quasi portavoce di una esigenza sociale: il malato è sempre più importante della sua malattia. Per questo ogni approccio terapeutico non può prescindere dall’ascolto del paziente, della sua storia, delle sue ansie, delle sue paure. Anche quando non è possibile guarire è sempre possibile curare, consolare, avvicinare per dire il fatto che la persona mi sta a cuore prima della sua patologia. E certamente la vicinanza misericordiosa alla persona malata non solo rompe il muro di solitudine, il senso di abbandono che può imprigionare, ma – soprattutto quando si tratta di malattie gravi- può offrire la forza di sopportare, di non disprezzare la vita, di resistere alla tentazione della disperazione.  La vicinanza misericordiosa davvero possiamo vederla come un sacramento. “Siate misericordiosi come il Padre vostro”: è una consegna alla Chiesa, a tutti gli uomini e donne di buona volontà. Consegna – certo- di prossimità all’uomo fragile, ma è anche presa di coscienza che siamo fragili tutti e quindi tutti bisognosi di misericordia. “La percezione della fragilità della vita- scrive don Santi Grasso nel suo libro intitolato “La fragilità necessaria” – dovrebbe incentivare a ridurre, se non ad eliminare, la deresponsabilizzazione soprattutto nei confronti degli altri”… fratelli tutti.

Il programma diocesano

Nonostante le difficoltà e i limiti, l’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute ha programmato alcuni momenti di riflessione, formazione e preghiera che saranno trasmessi in diretta anche sul canale YouTube della Diocesi:- martedì 8 febbraio: ore 20.30 Cormons Rosa MisticaRiflessione sul testo “Samaritanus Bonus”: “Accompagnare la vita sempre” relatore don Franco Gismano, modera Anna Raspar.- giovedì 10 febbraio: ore 20 S.Andrea di Gorizia Veglia mariana animata dall’Unitalsi diocesana. Presiede don Carlo Bolčina.- venerdì 11 febbraio: ore 16.00 Cormons- Santuario Rosa Mistica: Celebrazione Eucaristica. Presiede l’Arcivescovo Carlo (trasmessa sia sul canale Youtube diocesi sia sul sito chiesacormons.it).