Si consolida la cooperazione tra le Chiese

Il tema della cooperazione fra le Chiese è ormai un filone che si va consolidando sempre di più, accanto alla tradizionale pastorale missionaria, anche per la Diocesi di Gorizia.Ormai già da qualche anno è stata intrapresa l’esperienza dell’ospitalità a favore di alcuni sacerdoti provenienti dai paesi di Missione in alcune parrocchie della Diocesi ai fini di una loro formazione accademica e per dare contestualmente un aiuto pastorale alle realtà diocesane ospitanti.E’ un’esperienza molto importante per i sacerdoti che vengono inviati e per le realtà che li ospitano. Il senso di questa cooperazione è duplice, da un lato permette ad alcuni sacerdoti africani di formarsi a livello accademico, frequentando dei corsi universitari che li qualificano per la loro missione, dall’altro anche per le realtà che ospitano questi presbiteri c’è la possibilità di avere un aiuto a livello pastorale, oltre che un arricchimento legato alla stessa presenza di questi sacerdoti, con la loro testimonianza di una ricca umanità e sensibilità.La presenza di questi sacerdoti provenienti dai paesi di Missione è regolata da un’apposita convenzione che viene sottoscritta dai rispettivi vescovi e che definisce il percorso accademico del sacerdote insieme con l’ospitalità e l’impegno pastorale da svolgere nella parrocchia ospitante della Diocesi di Gorizia.E’ un genere di cooperazione molto importante per quelle realtà africane che sono numericamente ricche di sacerdoti e fiorenti di vocazioni, ma che non hanno i mezzi materiali per garantire un percorso di formazione “superiore” per coloro i quali, come sacerdoti “formati” saranno chiamati ad essere – una volta ritornati – i principali collaboratori dei vescovi grazie alle competenze acquisite. Il fatto che la presenza di questi sacerdoti ospiti sia limitata nel tempo alla durata del corso di studio, permette di non “impoverire” le Chiese africane dei loro presbiteri, ma di arricchirle con le nuove conoscenze ed esperienze che sono state acquisite da questi preti e che saranno a disposizione di quelle Chiese. Si tratta quindi di un genere di esperienza pienamente “missionaria”.Già alcuni sacerdoti si sono avvantaggiati di questa forma di collaborazione e formazione in questi ultimi anni: ricordiamo il caro e compianto don Guy Roger N’Goran che era stato ospitato a Cervignano e don Pierre Sanou a Cormòns e che adesso si trova a Parigi per il conseguimento di un Dottorato di Ricerca.Attualmente sono presenti e attivi presso l’Unità Pastorale monfalconese don Marc Arthur Perreti della Costa d’Avorio, impegnato nella Licenza in Teologia Spirituale presso la Facoltà Teologica di Padova e don Jean Marie Vianney Hodaly del Rwanda impegnato nel conseguimento della Laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Trieste. Entrambi concluderanno la loro presenza in diocesi nei primi mese del 2021, appena avranno conseguito il loro titolo di studio.Per quanto riguarda i prossimi arrivi, sono state già sottoscritte dall’arcivescovo Carlo e dai rispettivi vescovi due nuove convenzioni, che porteranno in Diocesi a Gorizia due nuovi sacerdoti-studenti, uno proveniente dalla Costa d’Avorio, dalla Diocesi di Yamoussoukro, e uno dal Rwanda, dalla Diocesi di Nyundo.Dalla Diocesi di Nyundo arriverà don Modeste Muragijimana, che verrà accolto nell’Unità Pastorale di Cervignano del Friuli, a servizio di questa realtà, frequentando il corso di Licenza in Teologia Pastorale presso la Facoltà Teologica del Triveneto a Padova. Classe 1982, sacerdote dal 2009, don Modeste ha già maturato sei anni di esperienza di parroco presso la Parrocchia di Crête Congo-Nil. Si rimette in gioco per ricominciare la sua formazione accademica per i due anni previsti dal ciclo di Licenza.In occasione del suo passaggio in Diocesi lo scorso mese di febbraio, il vescovo della Diocesi di Nyundo Mons. Anaclet Mwumvaneza aveva già annunciato alla comunità cervignanese il suo arrivo, presentando don Modeste.Sentito per mail in questi giorni, don Modeste è entusiasta di essere accolto fra noi per proseguire negli studi e dice di sentire già come sua la Diocesi di Gorizia.Classe 1989, sacerdote dal 2017 della Diocesi di Yamoussoukro in Costa d’Avorio, don Siallou Joseph N’Zi Kouassi sarà accolto nella Unità Pastorale di Cormòns e frequenterà per un biennio la Licenza in Liturgia pastorale presso l’Istituto “Santa Giustina” di Padova. Giovane sacerdote potrà facilmente integrarsi nella giovane e vivace realtà cormonese.Da seminarista don Siallou Joseph è stato in tirocinio pastorale nella Parrocchia dove don Flavio Zanetti, da missionario Fidei Donum, era parroco.Non si sa quando i due sacerdoti potranno essere effettivamente fra noi.La pandemia da Coronavirus diffusa su scala planetaria ha comportato la chiusura dello spazio aereo per molti stati e fra questi molti stati africani. Compatibilmente con l’evolversi della situazione epidemica e con le formalità per i visti d’ingresso in Italia che richiedono tempi lunghi, contiamo di averli fra noi per la fine dell’estate affinché possano partecipare al corso di lingua italiana, prima di iniziare lo studio e a “dire Messa” fra noi.