Settimana Santa 2021: le indicazioni diocesane

Confermando quanto stabilito con le indicazioni diocesane pubblicate il 6 e il 12 marzo (anche in riferimento agli spostamenti in zona rossa), si precisano ora alcune disposizioni per la Settimana Santa di quest’anno, riprendendo e specificando per la nostra realtà quanto stabilito dalla S. Sede e dalla Conferenza Episcopale Italiana, sentito il parere del Consiglio dei Vicari e dei Decani. Vista l’attuale situazione di diffusione della pandemia la raccomandazione alla massima prudenza non è inutile.

Gli orari delle celebrazioni, che, nonostante le limitazioni devono essere vissute pienamente nella loro dignità e bellezza, vanno stabiliti in modo da permettere ai partecipanti l’osservanza delle disposizioni circa il cosiddetto coprifuoco: pertanto devono terminare in ogni caso verso le 21.30.

In tutte le celebrazioni è proibito l’uso del coro. Per l’accompagnamento dei canti si utilizzino uno o due cantori, capaci di animare anche gli interventi dell’assemblea.

Laddove nelle parrocchie le liturgie sono concelebrate, alla sede va solamente il principale, mentre i concelebranti prenderanno posto in sedute distanziate. Questo va osservato anche all’altare. Il celebrante principale può omettere l’uso della mascherina per la celebrazione rimanendo a debita distanza. I concelebranti invece la tengono.

Essendo possibile quest’anno la celebrazione in presenza, si eviti il moltiplicarsi delle trasmissioni in streaming. Per i fedeli che per varie ragioni non possono partecipare alle celebrazioni nelle loro parrocchie, sarà possibile assistere alle celebrazioni del vescovo, in cattedrale e a sant’Ignazio, trasmesse sui canali social diocesani, opportunamente rilanciate sui canali delle parrocchie ed associazioni anche in segno di unità della nostra Chiesa.

Nei giorni della Settimana Santa e in quelli precedenti si faccia in modo di favorire le confessioni dei fedeli, in luoghi adatti e con il rispetto delle norme sul distanziamento, comunicando per tempo gli orari di disponibilità dei confessori. Può essere opportuno proporre anche una celebrazione penitenziale comunitaria, con un adeguato numero di confessori, e sempre nel rispetto delle norme sanitarie e della riservatezza del sacramento.

 

DOMENICA DELLE PALME: PASSIONE DEL SIGNORE

Nella commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme, prevista in questa domenica, non è possibile utilizzare la prima forma, perché con la processione comporta inevitabilmente un assembramento di persone. Si utilizzi pertanto la seconda forma proposta dal Messale Romano (Ingresso solenne).

Nei paesi dove sono diffuse le piante di ulivo, si invitino i fedeli a portare da casa i rami di ulivo. Dove questo non è possibile e in ogni caso per chi arriva alla celebrazione senza l’ulivo, se è realizzabile per la parrocchia procurarsi e predisporre un numero sufficiente di rametti d’ulivo, occorrerà incaricare alcuni volontari, che con le mani sanificate, consegnino all’esterno della chiesa i rami di ulivo, già preparati per la distribuzione. Al termine di essa, i rami di ulivo avanzati non devono essere lasciati a disposizione dei fedeli, per evitare assembramenti e possibili contagi.

I fedeli prendono tutti posto con ordine in chiesa prima dell’inizio della celebrazione con l’ausilio del servizio di accoglienza, che per questa celebrazione e per tutte quelle della settimana santa dovrà essere adeguato ed eventualmente potenziato.

Soltanto il sacerdote celebrante, gli eventuali concelebranti e diaconi, i ministranti, i lettori e il cantore (o i due cantori) si portano all’ingresso della chiesa (ma all’interno di essa) per la benedizione dei rami e la proclamazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme e la successiva processione attraverso la chiesa fino al presbiterio.

 

GIOVEDÌ SANTO

 

MESSA DEL CRISMA

La Messa Del crisma si svolgerà regolarmente in Cattedrale la mattina del giovedì santo alle ore 10.30. I sacerdoti e i diaconi sono chiamati a parteciparvi portando con sé camice e stola bianca e predisponendosi in chiesa secondo le indicazioni del servizio di accoglienza (per il parcheggio, si usi quello della curia o del seminario; per chi avesse problemi, è possibile utilizzare il cortile del Pastor angelicus, preavvisando la Cancelleria arcivescovile). Si assumono gli abiti liturgici sui banchi contrassegnati. In sacristia accederanno ed assumeranno la casula il Vicario Generale, il Parroco della Cattedrale, i Decani e Mons. Ignazio Sudoso, che ricorda il 25° di sacerdozio. Alla celebrazione possono partecipare i fedeli della città di Gorizia. Si invitano i Decani a far avere in Curia i cofanetti delle ampolle degli oli entro mercoledì 24 marzo.

Le offerte raccolte in questa celebrazione, che intende esprimere l’unità del presbiterio diocesano attorno al vescovo, sono destinate alla Comunità sacerdotale, che accoglie sacerdoti anziani e ammalati.

A conclusione della Liturgia, la consegna delle cassette degli oli avverrà simbolicamente. L’Arcivescovo pronuncerà la formula di rito di affidamento degli oli; i Decani a conclusione del Rito troveranno i cofanetti in sacristia e prenderanno le ampolle contrassegnate. Nei giorni successivi avranno cura di far avere gli oli ai confratelli nelle parrocchie.

 

CENA DEL SIGNORE: MESSA VESPERTINA

La lavanda dei piedi non può essere tenuta (si possono collocare come segni evocativi un catino e una brocca in un luogo visibile).

Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento potrà essere portato, come previsto dal rito (con una breve processione cui partecipa il solo sacerdote con i ministranti), nel luogo della reposizione in una cappella della chiesa appositamente preparata. In essa ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme per la pandemia, dell’orario del coprifuoco ed evitando lo spostamento tra chiese al di là della propria parrocchia.  

 

VENERDÌ SANTO

 

CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE DEL SIGNORE

Nella preghiera universale si deve introdurre un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”, usando il testo seguente.

L’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo presidente della celebrazione. L’adorazione dei fedeli può avvenire dal posto con un tempo di silenzio e, eventualmente, recuperando i testi e i canti proposti dalla liturgia.

Le offerte raccolte al termine di questa celebrazione sono destinate alla Colletta per la Terra Santa.

 

VIA CRUCIS

Sono sospese processioni e via crucis all’aperto. E’ possibile solo celebrare la via crucis all’interno della chiesa, con i fedeli che partecipano stando ai posti assegnati.

 

SABATO SANTO

 

BENEDIZIONE DEI CIBI PASQUALI

Il rito della benedizione dei cibi pasquali, ove ancora in uso, può essere mantenuto, ma a condizione che sia celebrato:

  • il pomeriggio del sabato santo e NON durante o dopo la veglia pasquale né tanto meno prima o dopo le celebrazioni di Pasqua;

  • che sia fatto possibilmente all’esterno;

  • che i fedeli non depositino i loro cesti o simili contenitori in un luogo comune, ma li tengano a portata di mano;

  • si eviti, dopo il rito, lo scambio degli alimenti.

 

BLAGOSLOV VELIKONOČNIH JEDIL

 Blagoslov velikonočnih jedil, kjer je navada, naj bo ohranjen, vendar pod naslednjimi pogoji:

  • obred mora biti na veliko soboto popoldne in NE med velikonočno vigilijo ali po njej oz. med prazničnimi mašami Velike noči ali po njih;

  • če je le mogoče naj bo na odprtem prostoru;

  • verniki naj svoje košare ali podobne posode držijo ob sebi in jih NE namestijo na skupni prostor;

  • po blagoslovu ne sme priti do medsebojnega obdarovanja.

 

 

 DOMENICA DI PASQUA: RISURREZIONE DEL SIGNORE

 

VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA

I fedeli devono prendere posto in chiesa fin dall’inizio.

La benedizione del fuoco e la preparazione del cero, essendo i fedeli già in chiesa, si compiano all’ingresso del portone principale e a seguire le tre tappe previste, compiute dal celebrante alla presenza di alcuni ministri (cero pasquale, turibolo).  Si preveda solo l’accensione della candela del celebrante che spegnerà dopo la proclamazione dell’annuncio pasquale. 

Dal momento che non è possibile spegnere le candele mantenendo le mascherine indossate e che il soffio può essere una delle cause di contagio, non si distribuiscono le candele ai fedeli. Potranno essere consegnate ai fedeli al termine della celebrazione dal servizio di accoglienza, nel rispetto delle norme sul distanziamento e della sanificazione delle mani. Si valorizzi la simbologia del cero che rappresenta Cristo luce del mondo, utilizzando l’accensione delle luci della chiesa.

Per quanto riguarda l’eventuale celebrazione del Battesimo dei bambini, si procede nel rispetto delle norme consuete.

 Consegna di candele, acqua benedetta, immaginette… si svolga nel rispetto delle norme sul distanziamento e della sanificazione delle mani.

 

CELEBRAZIONE DEL RESURREXIT

Nelle comunità, specialmente di lingua slovena, dove la tradizione prevede il Rito del Resurrexit, con processione teoforica per le strade e piazze limitrofi al luogo della celebrazione, sono sospese tali celebrazioni, sia la sera della Vigilia pasquale sia la mattina del Giorno di Pasqua.

V skupnostih, posebno slovenskih, kjer je še ohranjena navada velikonočne vstajenjske pprocesije, so ukinjeni vsi tovrstni obredi, tako po obhajanju velikoončne vigilije kakor v nedeljskem jutru.

(foto d’archivio)