Quel primo incontro dei bambini con noi missionari!

Da diversi anni ormai la Comunità Missionaria di Villaregia ha la gioia di collaborare con la Diocesi di Gorizia in occasione della Quaresima Missionaria, e vive in tale collaborazione un prisma  di positività: il sentirci Chiesa con una Diocesi nella quale non risiediamo, la conoscenza di altre famiglie missionarie, invitate come noi a offrire il proprio contributo, la squisita accoglienza delle Suore della Provvidenza che ci ospitano per tutta la durata della missione, il servizio nelle scuole e nelle Parrocchie, dove si percepisce un terreno fecondo per la missione, già “arato” da altri missionari prima di noi.Ogni anno l’esperienza è diversa, sempre arricchente. Quest’anno, in particolare, siamo rimasti colpiti dal fatto di essere per molti bambini e ragazzi “i primi missionari” incontrati nella loro vita: è stato bello cogliere il loro stupore dinnanzi a questi esseri “originali”, con il sorriso sulle labbra e la valigia sempre pronta sotto il letto.A volte, per rompere il ghiaccio in alcuni gruppi, abbiamo iniziato l’incontro ponendo la classica domanda “Cosa è per voi la missione?” e ci ha stupito sentirci rispondere dai giovani interlocutori, con un’altra domanda: “Missione? Come la intendete voi?” In effetti ci sono vari modi, oramai, di intendere la missione: quella dell’annuncio del Vangelo certamente non è né l’unica, né la più conosciuta, in un mondo e in una Chiesa che cambia: ci sono le missioni di pace, in Paesi lacerati da guerre fratricide, “a pezzi”, come il nostro Papa Francesco suole dire; le missioni dei fumetti, scendendo nell’ambito ludico nel quale i bambini si muovono; le missioni dei personaggi televisivi, ecc… Il termine missione corrisponde dunque a diversi significati, e ciascuno può avere un diverso grado di importanza. Per quanto ci riguarda, abbiamo avuto la gioia di vivere la missione dell’annuncio del Vangelo e della Buona Notizia fino ai confini della terra, in Paesi lontani, nella nostra semplicità di poveri “missionari a vita”, così come siamo definiti. E sappiamo che il Signore continua ad inviarci… Ancora una volta siamo grati per questo bilancio positivo; la nostra gioia viene dal sentirci sempre in missione, non solo lontano dall’Italia, ma anche qui, ed è sempre motivo di lode cogliere il passaggio di Dio nelle Chiese alle quali siamo inviati, e spesso questo passaggio si rende visibile nel sorriso dei fanciulli e nelle persone che incontriamo.Grazie di cuore e … alla prossima!