Perchè tutto non torni come prima…

L’ultima riunione dei delegati del Triveneto della Pastorale Vocazionale, svoltasi alcuni giorni or sono in via telematica, è partita da questa domanda: “Tutto torna come prima?”.Don Michele Gianola, responsabile dell’Ufficio Nazionale ci ha fatto riflettere proprio su questo aspetto. Durante l’epidemia negli scorsi mesi sembrava quasi che ci si fosse “ricentrati” sulle questioni importanti della vita, della morte, del servizio agli altri, delle buone intenzioni per una vita significativa e contro ogni non-senso e superficialità consumistica. Le risposte alla pandemia sono da un lato tecnologiche, con il potenziamento delle indispensabili strutture di terapia d’urgenza che per fortuna in Italia sono di grande qualità e disponibili indipendentemente dal reddito dei pazienti. D’altro canto la risposta all’epidemia si fonda anche sulla riscoperta di qualcosa “di più”, che va oltre l’orizzonte dell’umano, di una spiritualità che possa in qualche modo leggere questo dolore, che ci faccia passare dalla richiesta della “salute” a quella ben più ampia della “salvezza”.In questo momento complesso ci chiediamo quale sia la possibilità ed insieme il ruolo della spiritualità e della scoperta vocazionale di ciascuno. Sperimentare il limite dell’uomo, della sua precarietà ha forse aiutato a riscoprire la presenza e il ruolo di Dio. Ora invece, poche settimane dopo e in una situazione nella quale l’epidemia del Coronavirus non è ancora completamente archiviata, sembra che tutto sia tornato alla normalità del pre-epidemia. Anche le speranze per un rinnovato risveglio vocazionale, in qualche modo sollecitato dalle domande di senso legate allo stato di emergenza sanitaria, sembrano già archiviate. Ecco allora la domanda se tutto stia rapidamente tornando come prima, se cioè le buone intenzioni maturate durante l’epidemia siano rimaste appunto solo delle “intenzioni” prive di un vero significato e di un seguito.E’ questo il senso di una serie di brevi filmati che l’Ufficio Nazionale per le Vocazioni ha pubblicato nel sito www.vocazioni.chiesacattolica.it nei quali si affrontano proprio questi argomenti. Anche per la nostra realtà diocesana, il tempo del lockdown ha comportato la sospensione delle attività che solitamente si svolgevano in primavera con le Zelatrici, in particolare la visita al Seminario Interdiocesano di Castellerio e la tradizionale raccolta delle offerte per il Seminario che si faceva in prossimità della domenica del Buon Pastore. Con queste righe desidero ringraziare di cuore tutti coloro che, nonostante le difficoltà legate al periodo che stiamo ancora vivendo, si fanno carico di questa realtà delle Vocazioni non solo con la preghiera ma anche con gesti concreti di aiuto economico. Grazie di cuore a tutti per quanto avete fatto! Grazie a nome di quelli che grazie al vostro contributo possono far sbocciare la loro vita, dandosi al meglio, come ci ha ricordato il titolo della 57^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni: “Signore Gesù, scegliere te è far sbocciare sogni e prendere decisioni: è darsi al meglio della vita!” (Christus vivit, 143).Ancora grazie!