Perchè abbiamo molte strade di educazione alla fede

Fuori e dentro alla Chiesa ci ripetiamo che tutto è cambiato e che occorre prepararsi a tutto anche a cambiare tutto; in ogni caso, molto più spesso di un tempo che poi era solo ieri anche per quanto riguarda la formazione e l’educazione alla fede. In questa impresa tutti siamo in difficoltà e, quello che va bene oggi, domani probabilmente mostrerà tutti i limiti. Pertanto, chi ha filo da tessere, è bene che si metta in campo.L’unica certezza che abbiamo – come ha evidenziato il tempo liturgico che si è appena concluso – viene dall’assicurazione perentoria di Cristo: “non temete! …  Non abbiate paura!”- si fonda sulla volontà di Dio, il Fedele. Una fedeltà basata sulla Sua inesauribile azione di grazia che e’ indicata dallo stare di Dio dalla parte dell’uomo. Tutto quanto appartiene alla azione dell’uomo, alla sua creatività e donazione, è perfettibile. Soprattutto per quanto riguarda mezzi e strumenti; Parola e sacramenti stanno lì a certificare tale fedeltà ma anche la precarietà della condizione umana.Non è difficile riconoscere tale principio.La pratica è più complessa.La storia, con i suoi intrecci e le sue complessità, resta il luogo dove può accendersi la scintilla della fede. Sempre uguale e sempre diversa ma comunque capace di generare i figli di Dio anche tra i morti. Che sia così, possiamo testimoniarlo per gli altri ed anche per noi stessi. Le complessità dell’approccio si accompagnano alla indecifrabilità del percorso, con tappe e stroncature, pause e felicità impensate ed impensabili.Del resto l’azione dello Spirito – che spira dove vuole e della cui azione siamo impegnati a mettersi in sintonia – è certa e si compie nella quotidianità e comunque nella storia.Tutta la storia della salvezza sta lì a dimostrarlo. Basta percorrere la storia della santità che è il filo rosso che, reciso in un frangente, riprende vita e vitalità, fino a diventare da piccolo seme, una pianta ed una pianta capace di trasformarsi a sua volta in un luogo di riferimento e di difesa, alveo nel quale ricrearsi e diventare a propria volta un grembo capace di figliare.Una certezza per tutti; non solo, non funziona per merito o impegno.Tanto meno per preferenza di persona … ma prima di tutto grazie all’azione dello Spirito e per la collaborazione, anche minima della persona, nella certezza che anche con una fede… piccola sia possibile trasportare le montagne. Tale via è da seguire e privilegiare, accompagnare e coltivare perchè è di tutti e per tutti, Lo testimoniano milioni e milioni di uomini e di donne, ma anche di bambini e giovani, anziani ed anzianissimi che hanno risposto a tale chiamata e hanno percorso questa strada, corrispondendo all’azione di grazia con entusiasmo e passione, sbagliando e risollevandosi, misurandosi con le concrete opportunità della vita. Sicuramente molti sono cresciuti alla luce del buon esempio di tanti testimoni, qualche volta anche di uno solo, diventato così singolare da avere messo in moto un processo inarrestabile di grazia e di vita.La quotidianità che è anche ripetitività fino alla noia, diventa il luogo naturale di questa realizzazione; a sua volta, il quotidiano, meglio di tutto, mostra le sue potenzialità spirituali che diventano servizio, carità e donazione nella misura delle beatitudini e con lo spessore ineguagliabile dell’amore che vince la morte e genera la vita, proprio come la fontana inesauribile e inesaurita del vangelo.Una strada da privilegiare e sostenere. Una strada che, ad esempio trova verifica nell’Azione cattolica che la propone come dimensione reale, a misura di ogni essere umano; secondo una prospettiva che tiene conto dell’appartenenza ad una comunità di fratelli e sorelle, a sua volta generatrice di vita, grazie ai sacramenti ed alla Parola, alimentata dalla preghiera e sostenuta dalla carità, diventata unica legge di vita.Esami o scrutini, quando non sono tappe sovrapposte, segnano i traguardi di tappa della vita, ogni giorno; proprio perchè capaci di trasformarsi in opportunità reali di crescita. Metodo e proposta capaci di parlare sempre, ieri, oggi e domani.