“Ospitandoti…”

Comincia questa domenica 27 novembre il tempo di Avvento che, passo dopo passo, ci porterà al Natale del Signore.Un Avvento quest’anno segnato da un momento difficile, che vede la sofferenza delle guerre – una proprio nel cuore del continente Europeo -, delle migrazioni, ma anche delle difficoltà economiche.In questo tempo quindi è importante affermarsi come comunità che aiuta e accoglie, partendo proprio dall’accogliere, nei nostri cuori, il Signore Gesù.”Ospitandoti… il cuore esulta e canta di gioia!” è il tema scelto dalla Caritas diocesana di Gorizia, in collaborazione con l’Ufficio Catechistico diocesano, per il percorso di Avvento di questo 2022.

Il temaQuando siamo in attesa di un ospite particolare – come potrebbe essere proprio Gesù -, di una persona che renderà speciale la nostra giornata e anche quelle successive, perché la gioia che si scatenerà dentro di noi durerà per lungo tempo, ci affrettiamo a dedicarci ai preparativi, desiderosi che quest’ospite veda noi e la nostra casa nel migliore dei modi e riceva la più bella accoglienza, per far sì che voglia fermarsi con noi il più a lungo possibile.Così come prepariamo la nostra casa, attraverso il cammino proposto giorno per giorno da “Ospitandoti… il cuore esulta e canta di gioia!” potremo preparare anche il nostro cuore all’arrivo del Natale, quando Gesù “suonerà al campanello della nostra casa”, per poter veramente riuscire a gioire, vivere e costruire la pace, soprattutto in questo periodo particolarmente difficile.

Le due proposteIl percorso di Avvento 2022 vede per gli adulti la proposta di un libretto, realizzato in collaborazione con l’Ufficio catechistico diocesano, che accompagnerà tanto le comunità, quanto ogni singolo fedele (riservando uno spazio speciale di riflessione anche per i bambini) giorno per giorno fino a Natale, per far posto a Gesù e rendere ogni casa una piccola Betlemme pronta ad accoglierlo, proprio come viene evidenziato nella festosa e colorata copertina del libretto stesso.Il cammino guiderà alla preghiera quotidiana le famiglie attraverso un brano biblico, una breve meditazione tratta dalle lettere di Papa Francesco, un salmo ed un impegno, quest’ultimo pensato per poter essere condiviso con i più piccolini.All’interno del libretto anche un inserto che illustra le Opere Segno che le Caritas di tutta la diocesi svolgono per i fratelli bisognosi, per rendere possibile ad ognuno di conoscere e avere un riscontro oggettivo dell’attenzione alla solidarietà che troviamo nelle nostre realtà ma anche un invito per ciascuno ad un coinvolgimento e una partecipazione attiva.Per i bambini dell’iniziazione cristiana viene invece promossa per questo Avvento una proposta totalmente nuova: con l’aiuto dei catechisti i più piccoli potranno cimentarsi in un canto, realizzato in forma inedita proprio per l’occasione da don Francesco Fragiacomo.Il titolo è “Colorare il domani” e si ispira al tema della pace e della solidarietà, perché un cuore che esulta e canta di gioia può colorare la vita e renderla più bella, donandosi agli altri per gioire pienamente.Bambini e catechisti sono invitati ad imparare, nel corso di tutto il periodo di Avvento, l’inedita canzone, che verrà poi cantata assieme a tutti i gruppi di catechismo nella festa dei “Ragazzi Caritas” che, dopo due anni di stop, ritornerà sabato 21 gennaio 2023 alle ore 15, ospitata presso la parrocchia di san Giuseppe a Monfalcone.Un cantare insieme che, per quanto realizzato dapprima in maniera separata, poi si unisce in un unico “cammino”, un po’ come quello che le nostre Chiese stanno attraversando proprio ora attraverso il cammino sinodale.Ma anche un rimarcare un concetto molto caro a Caritas: una nota singola è soltanto un suono, ma unita a tante altre note – messa insieme appunto a tante altre singole unità – può creare una meravigliosa melodia. Così siamo chiamati a fare nelle nostre vite: singolarmente operare per far sì che, tutti insieme, si possa realizzare qualcosa di ancora più bello e potente.Un’ulteriore peculiarità: il testo della canzone prevede anche una parte di personalizzazione; l’invito ai gruppi è quindi di dare libero spazio alla fantasia e alle idee, per realizzare la propria strofa preferita.

La mostraSempre pensando ai bambini come primi fruitori, ma totalmente ideale anche per un pubblico adulto,  verrà inaugurata sabato 26 novembre alle ore 15.30 anche la mostra fotografica “Percorsi di Pace: Casa Betania, casa dell’accoglienza ed ospitalità”, realizzata insieme all’Ufficio missionario diocesano.Incentrata a sua volta sulle grandi e profonde tematiche della Pace e della Solidarietà, la mostra sarà ospitata negli spazi del Polo Culturale di Casa Maccari a Gradisca d’Isonzo, in via della Campagnola 18, grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale.Attraverso alcune immagini i bambini del catechismo – insieme alle loro famiglie o proprio ai gruppi di catechismo – potranno conoscere e vedere con i propri occhi le storie – narrate attraverso immagini e parole – di alcuni coetanei che, purtroppo, hanno vissuto o stanno ancora vivendo la disperazione della guerra, della fuga, della povertà ma che, in un modo o nell’altro, hanno trovato nel loro lungo percorso accoglienza e pace grazie a tante persone e comunità attente e solidali.

Un cuore-casa“Mi piace pensare alla casa, anche se mi sono accorto che la casa in quanto costruzione non parla di chi la abita – il commento del diacono Renato Nucera, direttore di Caritas diocesana -, perché in fondo sono i suoi abitanti che fanno o non fanno “casa”.Ci sono abitazioni dove prevale la discussione, l’invidia, l’intolleranza, l’individualismo.Ci sono case invece dove si vive l’accoglienza, la solidarietà, la tolleranza, l’amore.Sarebbe bello che ci potesse essere una “Casa della Caritas” che vive questo spirito, che è poi lo spirito della casa di Betania dove l’accoglienza di Gesù la riempiva di gioia nuova.È questo il motivo per il quale quest’anno abbiamo scelto come slogan per il periodo d’avvento: “Ospitandoti, il cuore esulta e canta di gioia”.Ospitando nel nostro cuore-casa Gesù Amore, aprendo la porta a Lui che bussa, la nostra vita cambia e anche nelle difficoltà possiamo trovare un luogo dove sentirci accolti e amati.Con questo auspicio ci avviciniamo anche quest’anno al Santo Natale: probabilmente non sarà un Natale facile, i problemi da affrontare saranno tanti ma, se sapremo vivere la solidarietà di una casa che sa accogliere, potremo affrontare insieme e non da soli le sfide che incontreremo sul nostro cammino”.