La Porziuncola luogo di luce e verità

Venerdì 2 agosto la chiesa di Sant’Apollinare a Montuzza nella città di Trieste si riempie come sempre di fedeli, soprattutto di membri della Famiglia Francescana, per il tradizionale ’Perdòn d’Assisi’, anche se il tempo appare incerto e sta per scoppiare un forte e anche se l’indulgenza si può lucrare in ogni chiesa parrocchiale. Per l’occasione sono arrivati da altre località diversi Cappuccini in aiuto ai confratelli per le confessioni, oltre ai Conventuali di via Giulia.Alle ore 17 inizia la liturgia penitenziale guidata  da padre Francesco Zoccatelli e sostenuta dal potente coro di Montuzza.  I testi per seguirla non bastano mai per tutti, specie per i ritardatari che si affollano in fondo alla chiesa.  Dall’ambone risuona la Parola che attinge agli scritti di san Francesco e al Discorso della Montagna per preparare i fedeli alla confessione individuale. Nonostante la presenza di tanti confessori in ogni angolo della chiesa, le file sono lunghe e si prolungano per più di un’ora. Per la concelebrazione eucaristica delle 18.30 è stato invitato l’arcivescovo metropolita di Gorizia mons. Carlo Maria Redaelli. Dopo la processione introitale prende posto nel presbiterio e  concelebra con i  padri cappuccini, con padre Gabriele Maragno e con don Antonio Bortuzzo. La liturgia è quella di santa Maria Regina degli Angeli, quella che si celebra in questo giorno alla Porziuncola (Siracide, Lettera ai Galati, il vangelo di Luca dell’Annunciazione). Le commenta nell’omelia mons. Redaelli che sottolinea il significato della Porziuncola come luogo di luce e di verità e come invito alla misericordia e al perdono.