La Chiesa di Gorizia a fianco di richiedenti asilo e rifugiati

– Dormitorio Mons. L.Faidutti e Centro a bassa soglia San Giovanni Bosco: sono i due luoghi messi a disposizione dalla Parrocchia dei Santi Vito e Modesto di Gorizia (Piazzutta) per offrire un luogo dove dormire, lavarsi e consumare la prima colazione alle persone senza dimora presenti sul territorio. Questi servizi di accoglienza sono pensati anche per i cittadini italiani, ma la maggioranza delle persone accolte ora sono richiedenti asilo afghani e pakistani.

– Mensa dei frati Cappuccini: rivolta a tutti coloro, italiani e stranieri (in totale circa una cinquantina), che sono in difficoltà per il pranzo quotidiano.

– Distribuzione della cena presso la parrocchia di N.S. di Lourdes a Gorizia (Madonnina): l’emergenza dei richiedenti asilo afghani e pakistani ha spinto un gruppo di volontari a iniziare a portare la cena utilizzando gli spazi della Caritas diocesana. In questo momento la distribuzione delle cene viene fatta presso la Parrocchia della Madonnina. Per dare continuità a questa esperienza abbiamo chiesto all’ATER uno spazio commerciale non utilizzato che sarà gestito dalla Betlem onlus.

– SPRAR: un progetto di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati che si inserisce in una rete nazionale di protezione gestita dal Ministero degli Interni. Il progetto ha capo fila la Provincia di Gorizia e l’adesione del Comune di Staranzano è prevede l’accoglienza, l’accompagnamento sociale, legale e l’integrazione sociale e lavorativa di 24 accolti uomini in appartamenti messi a disposizione dell’ATER e da un privato, 3 accolte donne in un appartamento della Parrocchia dei Santi Ilario e Taziano, 4 madri con figli accolte presso la Fondazione don Giovanni Contavalle, 8 uomini soli accolti nel comune di Staranzano in alloggi di proprietà di privati.

– Progetto Crocicchio e F.E.R.: prevedeva il sostegno sociale e legale di richiedenti asilo o protetti internazionali che non erano accolti in progetti finanziati dal Ministero degli Interni. Il progetto F.E.R. prevedeva anche tirocini formativi e accompagnamento nella gestione di un alloggio in autonomia.

– Centro diurno a Gradisca: la Caritas diocesana gestisce un centro diurno per gli ospiti del CARA voluto dal Comune di Gradisca che offre corsi di lingua italiana, attività laboratoriali e ricreative.

– Nazareno: le Suore della Provvidenza hanno messo a disposizione gratuitamente la struttura, tramite la Diocesi e in accordo con la Prefettura, per il Centro di Accoglienza Straordinario (C.A.S.) gestito dal Consorzio Mosaico e che ora accoglie 90 richiedenti asilo.

– Terranova: la Betlem onlus gestisce i servizi di tutela legale e accompagnamento sociale dei 15 ospiti del C.A.S. presso la località Terranova a San Canzian d’Isonzo.

– Gabria: in comune di Savogna sono presenti quindici persone, in un’ex caserma dei carabinieri la gestione è dell’associazione ICS di Trieste. C’è un’animazione anche attraverso una religiosa.

– Struttura temporanea di pernottamento al “San Giuseppe”: l’Arcidiocesi ha concesso in uso gratuito il cortile dell’ex asilo San Giuseppe di via Vittorio Veneto ai Medici Senza Frontiere, affinché i Medici Senza Frontiere possano realizzare una struttura temporanea di pernottamento per i richiedenti asilo fuori convenzione che si trovano a Gorizia.

L’impegno delle parrocchie

– Parrocchia Santi Vito E Modesto di Gorizia: ha messo in comodato la struttura per il Dormitorio mons. Luigi Faidutti e Centro di Bassa Soglia san Giovanni Bosco- Parrocchia dei Santi Ilario e Taziano: ha messo a disposizione un appartamento per il progetto SPRAR- Parrocchia N.S. Lourdes: mette a disposizione gli spazi per la distribuzione delle cene agli ospiti del Dormitorio o che dormono all’addiaccio e in futuro coloro che dormiranno nei container dei Medici Senza Frontiere.- Parrocchia di Sant’Adalberto: mette a disposizione una sala per incontri formativi per 15 ospiti del C.A.S. gestito da ICS a Cormòns. – Parrocchia di Santa Maria Annunziata di Romans: mette a disposizione la canonica di Fratta per ospitare 16 richiedenti asilo ospiti del comune nel frattempo che si concludono i lavori della casa del custode della polveriera.- Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Staranzano: ha messo a disposizione della Caritas di Udine una colonia montana a Lungis.- Parrocchia di Fiumicello: sta mettendo a disposizione della prefettura di Udine una casa canonica.- San Vito al Torre: la Caritas di Udine gestisce un’accoglienza di profughi.