Incontro online della Pastorale familiare

Domenica 27 dicembre alle ore 17.00 l’invito della Pastorale Famigliare a ritrovarsi in preghiera assieme all’Arcivescovo monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, è rivolto a tutte le famiglie della Diocesi. Ci troveremo in collegamento tramite i massmedia diocesani youtube (chiesadigorizia) e facebook (pagina Arcidiocesi di Gorizia)Nella parte finale di Amoris Laetitia il Papa ci dice che “dobbiamo smetterla di pretendere dalle relazioni interpersonali una perfezione, una completa coerenza, che la troveremo solo nel Regno di Dio.”(325 AL).Anzi ci dice che questo ci aiuta a non giudicare con durezza chi vive in condizioni di fragilità. Noi stessi in fondo viviamo condizioni di fragilità, di imperfezione. Ci dice che abbiamo bisogno di un graduale sviluppo della nostra capacità di amare. Pertanto ci invita a camminare, a non perdere la speranza nella promessa di Gesù di piena comunione e di amore nel suo Regno. La famiglia ci dice ancora oggi che: “Ogni famiglia è sempre una luce, per quanto fioca, nel buio del mondo.”Come deve essere allora questo cammino che la famiglia è chiamata a vivere? In un altro suo intervento il papa ci dice che “la famiglia è una grande palestra di allenamento al dono e al perdono reciproco senza il quale nessun amore può durare a lungo”. L’allenamento spesso è duro, richiede forza, perseveranza, continuità, fatica. Servono allora attrezzi e mezzi adeguati per non scoraggiarci.Ecco allora che la preghiera ci viene in aiuto: affidarci al Signore nella preghiera è quel appartarsi con Lui: Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro…il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero»(Mt 11,28). L’invito è quindi ad usare i Suoi pesi leggeri per allenarsi: Con Lui tutto diventa possibile, anzi diventa dolce.La preghiera nel giorno dedicato alla Santa Famiglia diventa un invito ad appartarsi con Lui che dà forza e ristoro alle nostre famiglie nel loro cammino verso il Regno di perfezione nell’amore, nella carità, dove l’io è sostituito dal noi.E’ la risposta in fondo alle fatiche di questa nostra società di individualisti, dove l’ “io” è al centro di tutto e tutto è proteso alla soddisfazione di se, del singolo. La testimonianza della famiglia cristiana, in questo particolare periodo, può aiutare a far strada a quel “noi” di cui la nostra società ha tanto bisogno.