Il tempo e la Parola

  iamo ormai alla terza edizione del calendario diocesano “Il tempo e la Parola”. Come commissione che ha coordinato il lavoro di redazione di questo prezioso strumento, abbiamo riflettuto sul nostro percorso triennale.Ciascuna ha espresso il suo pensiero:”Tre anni fa il Vescovo aveva chiesto a me ed al mio collega Michele se fossimo disposti a coordinare la prima edizione di un calendario realizzato completamente dai fedeli della nostra diocesi. Abbiamo così accettato e ci siamo avventurati in questo nuovo cammino.Abbiamo interpellato vari gruppi diocesani i quali, seppur con qualche timore, hanno voluto intraprendere questa esperienza di fede.Nel secondo e terzo anno, ho coordinato assieme a due amiche e colleghe, insegnanti di Religione, la realizzazione del calendario “Il tempo e la Parola”.Alcuni gruppi, nonostante la difficoltà a rimanere fedeli alle nostre indicazioni, sono sempre stati disponibili e hanno collaborato con entusiasmo, altri invece si sono un po’ spenti. Siamo comunque riusciti a portare a compimento il lavoro, realizzato non solo per la nostra diocesi.Alcune delle nostre comunità lo hanno apprezzato, altre, penso, solo in parte. Molte persone ci hanno ringraziato personalmente perché il calendario le aveva accompagnate ogni giorno, durante il periodo del lockdown, dando uno spiraglio di speranza in un Dio che non abbandona nessuno”. (Francesca)”La prima edizione del Calendario Diocesano mi ha vista, con il collega Mauro Casasola, coordinatrice degli IdR. Esperienza bellissima, molti i colleghi coinvolti e con grande entusiasmo. Nelle ultime due edizioni ho affiancato le mie colleghe in questo progetto. Progressivamente mi sono accorta che la risposta da parte dei vari gruppi è stata più “tiepida””. (Dionella)”Dal punto di vista dell’impegno nella preparazione, personalmente il primo anno ho coordinato il lavoro per il gruppo dell’Unitalsi diocesana trascinando in questa avventura molti componenti del personale (sorelle, barellieri, sacerdoti) che si sono sentiti sicuramente coinvolti ed arricchiti dall’incontro della Parola di Dio proposta con la loro esperienza quotidiana, incontro dal quale è scaturita la loro riflessione personale e le domande o le invocazioni.Nel secondo e terzo anno ho lavorato in grande sintonia con Dionella e Francesca. Devo dire che la nostra fatica nel coinvolgere diversi gruppi diocesani (alcuni costanti negli anni), nel raccogliere e organizzare tutto il materiale prodotto, viene ripagata dalla risposta positiva delle persone che ricevono ed utilizzano questo sussidio e che ringraziano perché hanno modo di crescere interiormente e la Parola è diventata una compagna nel cammino di ogni giorno”. (Maria Serena)Sono stati tre anni di lavoro con proposte diverse: il lavoro del primo anno si era basato sulla riflessione personale di una frase biblica scelta dalla liturgia giornaliera.Nel secondo anno ognuno doveva ricercare una frase di un testo, di una poesia, di una canzone, di un autore, di un pensatore non prettamente ecclesiastico che si collegasse al versetto scelto dalla liturgia.Quest’anno invece ogni gruppo doveva ricercare una frase tratta da un documento del Concilio Vaticano II.Alcuni gruppi diocesani hanno accolto con gioia questo lavoro perché è stata un’opportunità per accostarsi alla Parola di Dio. Abbiamo riscontrato un grande entusiasmo e una partecipazione attiva, poi c’è stato un affievolirsi da parte di alcuni gruppi, anche se i più hanno aderito in modo responsabile e collaborativo al progetto, cogliendo l’importanza della stesura del Calendario Diocesano.Il filo conduttore di questa nuova edizione, oltre alla Parola di Dio che ci aiuta a riflettere giorno dopo giorno, è la riscoperta di una vera rivoluzione all’interno della Chiesa. Nel 2022, infatti, ricorderemo i 60 anni dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, voluto da Papa Giovanni XXIII.Quando l’Arcivescovo ci ha proposto di lavorare proprio sui documenti del Concilio, siamo rimaste un po’ perplesse perché purtroppo questi testi sono poco conosciuti dai fedeli. Poi, confrontandoci tra di noi, abbiamo capito che sarebbe stata una grande opportunità per la Chiesa goriziana: finalmente il Popolo di Dio si sarebbe accostato ad una parte di questi documenti conciliari che, pur a quasi sessant’anni di distanza, sono ancora freschi e ricchi di novità e che, se conosciuti, mostrano una grande apertura della Chiesa al mondo contemporaneo.Questo sussidio potrà dare a tutti quelli che l’utilizzeranno grandi spunti di riflessione su molte tematiche che affliggono l’uomo di oggi.A livello personale, ciascuna di noi si è sentita arricchita sotto tutti i punti di vista. Il lavoro di coordinamento, pur dimostrandosi faticoso, è stato un’esperienza veramente coinvolgente. Dopo aver riflettuto sul nostro impegno, riportiamo le nostre considerazioni.”A livello personale è stato un incentivo per riprendere in mano i testi Evangelici e per quest’anno i documenti Conciliari per approfondire il loro contenuto. La rilettura di questi documenti fondamentali è stata sicuramente, per me e per coloro che hanno partecipato alla preparazione del calendario, una riscoperta della visione profetica della Chiesa. Sottolineo la gioia di aver collaborato con colleghe che stimo tantissimo. Abbiamo condiviso tutte le gioie e i problemi che sono emersi nel corso delle revisioni che abbiamo fatto”. (Dionella)”Personalmente questo lavoro mi ha arricchito molto spiritualmente perché ho imparato ad accostare la Parola di Dio non solo alle mie riflessioni personali ma anche ad alcuni testi di autori e pensatori di diverse ideologie ed a riprendere in mano i documenti del Concilio Vaticano II.Accostarmi ai testi biblici e riscoprirli, rivedere e correggere in breve tempo questi lavori, mi ha arricchito tantissimo. Il tempo a disposizione era veramente poco per cui bisognava leggerli “tutto di un fiato”.Collaborare con le mie colleghe-amiche è stato molto stimolante perché abbiamo condiviso le gioie ma anche le difficoltà di portare a termine il compito assegnato. Devo dire che in questi due anni abbiamo camminato fianco a fianco lungo un percorso non solo pianeggiante ed ombreggiante e questo ci ha unito maggiormente e ci ha permesso di rafforzare la nostra crescita spirituale”. (Francesca)”Il lavoro mi ha permesso di riprendere in mano la Parola e di farla compagna di vita. Quest’anno ho riscoperto i testi conciliari, studiati tanti anni fa, nella loro ricchezza di significato e nella loro attualità. Nel preparare il materiale ho potuto conoscere particolarità del calendario liturgico, di cui i semplici fedeli della domenica non hanno la minima idea, trovando le letture pronte sul foglietto che c’è in chiesa”. (Maria Serena)Noi tutte ci auguriamo che questo calendario accompagni e arricchisca ciascuno che lo utilizzerà nel cammino di ogni giorno, con la Parola di Dio e con la scoperta di come la Chiesa abbia ancora tante cose da dire agli uomini di oggi.