Il ruolo delle Comunità di Base nella Chiesa del Burkina Faso

Il 18 novembre scorso, Giornata Mondiale dei poveri, ci siamo date appuntamento per trovarci alla Cattedrale di Ouagadougou assieme a due studentesse universitarie, “nostre nipoti”. La sorpresa è stata grande perché coincideva con la Messa di ringraziamento per la conclusione dei lavori del Consiglio Nazionale dei Laici (CNL) al quale  hanno partecipato tutti i quindici vescovi del Paese. Il celebrante principale è stato il Presidente della Conferenza Episcopale del Burkina, l’Arcivescovo di Bobo Diulasso, Mons. Paul Ouedraogo. Il tema dei lavori è stato incentrato sulle Comunità Cristiane di Base (CCB), a 50 anni dalla loro nascita. Il presidente del CNL, prendendo la parola le ha riconosciute come una “chance” non solo per la Chiesa ma anche per il Paese. Ha condiviso l’essenziale dei lavori: l’importanza di saper leggere i segni dei tempi. I lavori si sono svolti alla luce della Parola, è stato considerato  l’aspetto giuridico della missione delle CCB,  come pure quello  pastorale. I lavori si sono ispirati ed hanno attinto alle famose “Options Fondamentales” di 50 anni fa, per le quali i laici hanno svolto un ruolo determinante, concretizzato poi con la loro partecipazione effettiva nei vari ambiti della vita della Chiesa Famiglia di Dio del Paese. Sono stati ricordati i valori più importanti delle CCB: l’impegno, l’ascolto della Parola, la solidarietà, la prossimità, il dialogo…Non sono mancate le raccomandazioni (che appariranno integralmente sul documento finale) tra le quali una presenza attiva e una più grande prossimità dei sacerdoti, e la celebrazione delle Messe nelle CCB…  Tra le risoluzioni  a favore delle CCB, sono state citate l’accompagnamento, la sensibilizzazione e  la formazione dei laici da incrementare, sempre con appoggio degli Agenti Pastorali.Considerata la complessa situazione che vive il Paese, è stata messa in evidenza l’importanza di promuovere e contribuire all’avvento di una società di giustizia e di pace; è stato inoltre  auspicato che, alla base, nell’ambito delle loro parrocchie, cioè  i responsabili delle CCB possano, fare l’oggetto di un mandato in missione…Qui si è trattato di fare il punto sul cammino percorso in 50 anni di vita delle Comunità cristiane di base, per poter “leggere i segni dei tempi” e affrontare con serenità e discernimento l’impegno futuro. Come non pensare alle nostre Unità Pastorali nascenti? Qualche affinità c’è. Per certi aspetti, la Chiesa del Burkina, ci ha preceduto! L’11 dicembre si è celebrato in tutto il Burkina il suo 58° compleanno dell’Indipendenza  e i petardi continuano tuttora a farsi sentire scoppiettando qua e là, nei quartieri della città.Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta la diocesi di Gorizia, il CMD e Gruppi missionari parrocchiali, “Uomini come Noi”, nonché amici e conoscenti: grazie, per tutte le situazioni, per i bambini, ragazzi e giovani  ai quali ci permettete di dare una mano con la speranza che il loro avvenire sarà migliore. Già lo è per molti! Grazie anche a nome loro.