Il diario della GMG

Dopo i primi giorni di gemellaggio nella diocesi di Katowice il gruppo della diocesi di Gorizia che ha partecipato alla GMG è stato ospitato a Niepo?omice, città a 20km da Cracovia. Era la sede del castello di caccia del re di Polonia. La parrocchia che ci ha accolto è dedicata alla Beata Vergine del Rosario. Tutti i pellegrini sono stati ospitati in famiglia a gruppi di due. Ancora una volta abbiamo potuto sperimentare la generosità e l’accoglienza delle famiglie polacche.

Martedì 26Martedì 26 luglio la giornata è cominciata con un momento di confronto nel gruppo facendo il punto della situazione dopo alcuni giorni passati insieme. Ci siamo recati poi a Cracovia dove è stato preso contatto con questa città ricca di storia e di incontri, ma soprattutto con i pellegrini già ampiamente presenti nelle vie e nelle piazze. Al parco B?onia verso sera il cardinale Stanislao ha presieduto la celebrazione eucaristica che ha dato il via ai giorni centrali della GMG. È significativo che fin da questa messa siano state presenti le reliquie di Giovanni Paolo II e di sr. Faustina. Forse quello delle reliquie è un segno non compreso dai giovani, ma l’idea di far parte della comunione dei santi e di sentirsi in compagnia di chi ha vissuto le beatitudini fino alla fine. Il ritorno a casa è stata piuttosto complicato e avventuroso: anche per l’organizzazione polacca è stata l’occasione per prendere le misure. Per capire l’entità del disagio basta dire che gli ultimi sono arrivati a casa quando già stava albeggiando.

Mercoledì 27Mercoledì 27 luglio abbiamo cominciato con calma la giornata con una riflessione del vescovo Carlo sull’anno della misericordia, preludio del pellegrinaggio ai santuari di S. Giovanni Paolo II e della Divina Misericordia. Nel pomeriggio si è svolto l’incontro dei 70.000 italiani presenti a Cracovia con la messa presieduta dal card. Bagnasco e la grande festa a base soprattutto di musica. Una grande sorpresa è stato l’intervento in diretta video di papa Francesco che nel frattempo è appena arrivato a Cracovia. Tre giovani hanno dialogato con lui proponendo delle storie in cui la misericordia è la parola chiave. La musica è stata poi la grande protagonista dello spettacolo.Giovedì 28 luglio alla mattina ci siamo ritrovati nella nostra parrocchia insieme ai gruppi delle diocesi di Concordia-Pordenone, Udine e Trieste per la catechesi. È stata la prima volta che le diocesi del Friuli Venezia Giulia si ritrovavano insieme per questi momenti alla GMG. Il punto di partenza sono stati alcuni video preparati dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile che volevano fare entrare i giovani nel tema della misericordia e da cui sono nate molte domande.Il vescovo di Cerignola, mons. Luigi Renna, ha accettato di dialogare a partire da queste domande: come fare a perdonare qualcuno che mi ha preso in giro? Una donna che è stata stuprata deve perdonare? Come fare con coloro che prendono in giro la mia fede? La mattinata si è conclusa con la celebrazione dell’eucarestia presieduta dal nostro vescovo Carlo Redaelli. Nel pomeriggio ci siamo recati in centro a Cracovia per partecipare all’accoglienza di papa Francesco. Al parco B?onia, nonostante la pioggia, con molto calore i giovani hanno fatto festa al Pontefice che è arrivato al parco con il tram. Con delle parole semplici e molto efficaci il papa ha invitato a gustare la misericordia che permette di rialzarsi sempre e di cambiare e ha chiesto ai giovani di coinvolgersi dando risposta corale alle sue domande.

Venerdì 29Nella mattinata di venerdì 29 luglio c’è stata nuovamente una catechesi insieme alle diocesi del Friuli Venezia Giulia. Questa volta lo spunto di partenza è stata la testimonianza video di Francesco Pirini, a cui era stata sterminata dai nazisti la famiglia quando aveva 17 anni sulle pendici del Monte Sole. Il video ha fatto emergere il modo molto evidente la forza del perdono che è l’unica via per vincere l’odio e costruire la pace. Alle domande questa volta ha risposto mons. Maurizio Gervasoni, vescovo di Vigevano. Con un linguaggio più esigente rispetto al giorno prima e che ha richiesto di fare uno sforzo di comprensione maggiore, ha cercato di far comprendere come il linguaggio della misericordia non è un semplice buonismo, ma è disponibilità a farsi toccare nel profondo dall’altro in cui cogliamo un riflesso del mistero di Dio manifestatosi in Gesù. Anche in questo caso la Messa ha concluso la mattinata. Come gruppo diocesano abbiamo scelto di non andare a Cracovia per la via Crucis in modo da poter recuperare un po’ di energia, ma anche per vivere con più calma il sacramento della Riconciliazione. Il vescovo Carlo, nel giardino della parrocchia che ci ospitava, ha proposto una riflessione molto coinvolgente sul brano dell’incontro di Gesù con la peccatrice cercando di far vedere come il vangelo tocca anche la nostra vita. C’è stato poi il tempo per la riconciliazione personale durante il quale era possibile anche seguire via televisione la via Crucis.

Sabato 30Sabato 30 luglio abbiamo cominciato la giornata con la celebrazione dell’eucarestia presieduta da mons. Paolo Nutarelli e con la benedizione dei pellegrini prima del cammino di avvicinamento a Campus Misericordiae. I chilometri percorsi sono stati almeno una quindicina. L’arrivo nella grande spianata ci ha fatto comprendere la dimensione dell’evento: da ogni parte ci si girava si vedevano giovani e giovani… L’attesa della veglia è stata l’occasione per incontrare altre persone e consolidare i legami nel gruppo. La veglia è stata particolarmente suggestiva. Ci sono state tre testimonianze di misericordia: una giovane che si è riavvicinata alla fede, una ragazza proveniente da Aleppo, un giovane uscito dalla droga. Il papa è poi intervenuto chiedendo ai giovani di assumersi responsabilità del proprio futuro e di non essere ragazzi-divano, pensionati a 20 anni. È poi cominciato un tempo di adorazione eucaristica in cui è stata proposta la preghiera della Divina Misericordia come vissuta dalle suore di Sr. Faustina Kowalska. È stato impressionante il silenzio dei 1.600.000 giovani presenti e bellissimo il colpo d’occhio sul Campus Misericodiae acceso da candele al momento del crepuscolo. La notte sotto le stelle condivisa con tutti i presenti è stato un altro momento tipico della GMG.

Domenica 31Domenica 31 luglio l’alba sulla distesa di sacco a pelo è stata proprio affascinante. C’è stato il tempo per prepararsi all’eucarestia che è cominciata un po’ prima delle 10.00 dopo che papa Francesco ha fatto un giro piuttosto breve per Campus Misericordiae. Purtroppo il papa non ha raggiunto tutti i settori un po’ per l’estensione del campo, un po’ per il clima di questi giorni che ha richiesto un dispiegamento eccezionale di forze dell’ordine. Nella sua omelia il vescovo di Roma ha riletto l’episodio di incontro con Zaccheo indicando quelli che possono essere degli ostacoli all’accoglienza della misericordia. Il sole intenso e il caldo intanto creava qualche problema ai pellegrini sistemati nella spianata. Con entusiasmo è stata accolto l’annuncio che la prossima GMG sarà nel 2019 a Panama. Al caldo intenso del mattino si è sostituito un rapido temporale che ha reso meno faticoso il cammino del pomeriggio. Alla sera la parrocchia che ci ha ospitato ha organizzato una grigliata e un momento di festa con le famiglie ospitanti.

Lunedì 1 agostoIl percorso della GMG si è concluso con la messa di lunedì 1 agosto presieduta dal vescovo Carlo: è stata l’occasione per salutare le famiglie e ringraziare ancora una volta la parrocchia per l’ospitalità.