Il Consiglio pastorale diocesano impegnato nel Cammino sinodale

Il pomeriggio di sabato 12 febbraio il Consiglio Pastorale diocesano si è impegnato nella consultazione sinodale, vivendo così la “fase di ascolto” fra i suoi membri.L’Arcivescovo Carlo, in apertura dei lavori assembleari, ha evidenziato come l’organismo consultivo diocesano abbia un compito esemplificativo e proattivo nei confronti delle altre realtà della Diocesi, anzitutto i Consigli Pastorali parrocchiali e delle Unità Pastorali.Si sono costituiti dei veri e propri gruppi sinodali che si sono confrontati sui cinque temi individuati dalla Giunta (fra quelli proposti per il cammino sinodale), affrontati con una visione non circoscritta alla propria parrocchia o realtà, ma con una prospettiva più ampia, di livello diocesano.Dopo la recita della Preghiera del Sinodo (Adsumus) i singoli gruppi di consultazione, sotto la guida di un moderatore, hanno iniziato il confronto sulla base degli spunti che erano stati già comunicati.Di seguito le schede scelte e le domande più significative oggetto di confronto.

Scheda 1 – I compagni di viaggioCi è stato chiesto in questi anni di “uscire”; verso quali realtà abbiamo compiuto dei passi? Quali sono i compagni di viaggio, anche fuori dal perimetro ecclesiale?

Scheda 3 – Prendere la parolaIl nostro Consiglio Pastorale riesce ad essere un luogo dove tutti prendono la parola? Nelle nostre comunità ci sono luoghi dove si parla meglio che al Consiglio Pastorale?

Scheda 5 – Corresponsabili nella missioneQuale contributo diamo alla costruzione di un progetto pastorale diocesano in chiave missionaria?

Scheda 6 – Dialogare nella Chiesa e nella societàCome promuoviamo il confronto e la collaborazione tra di noi? Siam capaci di dialogare?

Scheda 8 – Autorità e partecipazioneCome nel nostro Consiglio Pastorale affrontiamo assieme i temi, troviamo le linee di azione?

Non si è trattato di un “dibattito”, come quello di tante nostre riunioni, dove le diverse opinioni si scontrano, bensì di un vero “dialogo spirituale” nel quale, attraverso l’ascolto sostenuto dallo Spirito Santo, si giunge a una crescita reciproca. L’ascolto dell’uomo porta a conoscere l’ascolto di Dio come dimensione in cui egli stesso è immerso, che lo precede e fonda. Attraverso i nuclei e le domande proposti il Consiglio Pastorale diocesano è stato sollecitato a riflettere su quale volto e stile di Chiesa esprime, a definire meglio il senso di quanto si sta facendo, a delineare in maniera più adeguata il metodo di lavoro, a far crescere la motivazione e la consapevolezza del servizio ecclesiale che svolge, a sperimentare il valore del confronto tra esperienze e carismi diversi.”La Chiesa ha come nome sinodo”, secondo la bella formula di San Giovanni Crisostomo (In Psalmos, 149, 1). Tale consapevolezza risuona in questo cammino di consultazione sinodale così come voluto da Papa Francesco.