Genuino annuncio del Vangelo della Carità

Carissimi socidella Sottosezione Unitalsidi Gorizia,In occasione del 70° della Sottosezione di Gorizia dell’UNITALSI, desidero esprimere il mio apprezzamento per l’attività di questa benemerita associazione e unirmi a Voi nel ringraziare il Signore per questi decenni di attenzione e vicinanza ai malati nel nome della Vergine di Lourdes.Vorrei far mie le parole che qualche anno fa papa Francesco aveva rivolto all’UNITALSI nazionale, sentendole molto vere per l’UNITALSI di Gorizia: “la vostra opera non è assistenzialismo o filantropia, ma genuino annuncio del Vangelo della carità, è ministero della consolazione. E questo è grande: la vostra opera è evangelica proprio, è il ministero della consolazione […] Siete uomini e donne, mamme e papà, tanti giovani che, mossi dall’amore per Cristo e sull’esempio del Buon Samaritano, di fronte alla sofferenza non voltate la faccia dall’altra parte. E questo di non voltare la faccia da un’altra parte è una virtù: andate avanti con questa virtù! Al contrario, cercate sempre di essere sguardo che accoglie, mano che solleva e accompagna, parola di conforto, abbraccio di tenerezza. Non scoraggiatevi per le difficoltà e la stanchezza, ma continuate a donare tempo, sorriso e amore ai fratelli e alle sorelle che ne hanno bisogno. Ogni persona malata e fragile possa vedere nel vostro volto il volto di Gesù; e anche voi possiate riconoscere nella persona sofferente la carne di Cristo” (Discorso all’UNITALSI, 9 novembre 2013).Vorrei aggiungere due elementi che, tra gli altri, apprezzo molto del Vostro impegno.Anzitutto la collaborazione e la sintonia con altre articolazioni dell’UNITALSI in Italia e l’attenzione a diffondere il carisma unitalsiano anche al di fuori dell’Italia accompagnando con disponibilità il sorge di esperienze simili di dedizione ai malati in riferimento all’esperienza di Lourdes. E poi l’impegno nel coinvolgere i giovani. Un impegno non facile perché oggi ci sono ancora certamente moltissimi giovani disponibili a dedicarsi gli altri, compresi i malati e i sofferenti, ma la vita dei giovani rispetto al passato è diventata più frammentata, complessa, ricca (forse anche troppo…) di messaggi, di opportunità, di svariate proposte e diventa difficile far conoscere loro anche l’ideale dell’UNITALSI con la speranza che lo facciano proprio. Il Sinodo dei vescovi sul tema dei giovani, che è ora in corso, ci sta però aprendo alla fiducia e al desiderio di aiutare tanti giovani a vivere la gioia del Vangelo cominciando dall’attenzione ai più poveri. Buona continuazione allora del Vostro cammino.Vi benedico di cuore e assicuro la mia preghiera per Voi, per i Vostri cari e soprattutto per le persone malate e sofferenti cui offrite la Vostra vicinanza non solo nel pellegrinaggio a Lourdes, ma anche nel corso dell’anno.Un caro saluto.