Colombia: Chiesa nel mirino dei gruppi criminali

La Colombia si colloca al 35° posto nella lista mondiale del 2015.

Fonti di persecuzioneIn aree specifiche, i gruppi paramilitari rivoluzionari e anti-rivoluzionari, intimamente legati alla criminalità organizzata, operano in un contesto di impunità, di corruzione, di anarchia, di guerre di droga e di una violenza strutturale. In tale contesto, i cristiani sono un gruppo vulnerabile che, a causa della sua semplice presenza, costituisce una minaccia per l’egemonia delle organizzazioni criminali. Il cristianesimo rappresenta un modo alternativo di comportarsi nella società, soprattutto per i giovani, il che rende le Chiese un concorrente diretto delle organizzazioni criminali. In Colombia, sia i guerriglieri che i paramilitari controllano quasi la metà del territorio del paese, ed è anche la parte meno popolata del paese.Il secolarismo intollerante è un fattore di persecuzione sta lentamente diventando sempre più diffuso in Colombia. Anche i convertiti dalle religioni indigene tradizionali sono oggetti di persecuzione. I convertiti al cristianesimo all’interno delle comunità indigene (antagonismo tribale) sono visti come una minaccia per il potere dei feudi locali e delle tradizioni indigene ancestrali.

Il secolarismo intolleranteIl secolarismo intollerante è una fonte di persecuzione incipiente, una preoccupazione soprattutto in ambito nazionale e religioso. In ambito nazionale, alcune espressioni pubbliche del cristianesimo sono ostacolate o ridicolizzate. La legge contro la discriminazione in alcuni casi limita anche la libertà dei cristiani di esprimere le loro opinioni sul matrimonio e altre questioni familiari. Nella sfera religiosa, succede che le funzioni religiose o le attività all’aria aperta siano interrotte da gruppi contrari alla loro visione. Inoltre, le idee dei cristiani sono esplicitamente meno tollerate nel sistema di istruzione pubblica.