“Chiesa in uscita – alla scuola della prima comunità cristiana”

Anche quest’anno, come ormai da tradizione, tra le possenti vette delle Alpi, immensi prati e boschi con un clima fresco, si è svolta a Re di Verbania presso la casa del Cuore Immacolato di Maria, la settimana di formazione del Centro Volontari della Sofferenza.Da domenica 23 a Sabato 29 agosto, insieme alle diocesi della Toscana e Ravenna, circa 25 volontari della nostra diocesi di Gorizia hanno partecipato a questo importante momento di incontro, scambio, preghiera e formazione; persone che sentono costantemente il bisogno di essere formate, ma allo stesso tempo desiderano trovare uno spazio nella propria vita per meditare, pregare, approfondire e condividere quel che tante volte vediamo come un ostacolo insormontabile, un qualcosa che ci distrugge dentro, ma che in realtà è parte della nostra esistenza umana: la sofferenza. Ma non solo, desiderano anche ascoltare e meditare e far propria la Parola di Dio per poi trasmetterla e testimoniarla alle persone vicine e lontane, sane o malate, credenti o non credenti.Il gruppo del CVS diocesano che è partito domenica 23 da Gradisca d’Isonzo con una corriera vedeva presenti il suo assistente ecclesiastico don Gino Pasquali, insieme ad altri due sacerdoti diocesani, don Gioachino Raugna e don Ennio Tuni. Insieme a loro una ventina di persone volontarie tra responsabili dei vari gruppi parrocchiali e amici. Erano presenti anche alcuni giovani che oltre a vivere personalmente questa esperienza, davano una mano per le esigenze più pratiche del gruppo.Quest’anno il tema che scandiva  le giornate di formazione era: “Chiesa in uscita – alla scuola della prima comunità cristiana”. Ogni giorno, tra il silenzio e la condivisione, i partecipanti avevano modo di riflettere a approfondire cosa vuol dire essere Chiesa in uscita, comprendere e vivere la gioia del Vangelo come ci insegna Papa Francesco. Per questo, le lectio, le riflessioni e gli approfondimenti venivano guidati dal vescovo emerito della diocesi di Ravenna, S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Verucchi, che con la sua capacità comunicativa ha saputo imprimere non solo nella testa, ma anche nel cuore ciò che la Parola di Dio ci vuole comunicare ogni giorno. Il vescovo ha scelto come filo conduttore il libro degli Atti degli Apostoli, riflettendo su alcuni testi che possono ancora oggi essere vissuti dalle nostre comunità cristiane come ad esempio la vita della prima comunità cristiana (At 2, 42-48); il servizio prestato alla comunità (At 6, 1-7); la conversione di Saulo (At 9, 1-19); il problema della circoncisione (At 15, 1-35); il testamento spirituale di Paolo (At 20, 17-38). Insomma, tra momenti di preghiera, silenzio, formazione e condivisione è trascorsa molto velocemente una settimana intensa, con persone gioiose che rendevano l’ambiente molto accogliente e il clima molto caldo.  Nell’attesa di incontrarci come gruppo diocesano per condividere anche con chi non è potuto esserci l’esperienza di Re, un ringraziamento doveroso va fatto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia che, con un contributo all’associazione Volontari della Sofferenza della nostra diocesi di Gorizia per le attività che vengono svolte durante l’anno associativo, ha permesso tra le altre cose, il noleggio della corriera attrezzata per il trasporto delle persone anziane e ammalate che ci ha accompagnato a Re; grazie a tutti i partecipanti per aver condiviso questo tempo prezioso in cui entrare in sintonia con Dio, dialogare con lui, vivificare la propria anima attraverso il silenzio, l’ascolto della Parola e la formazione personale.