Cantiamo al Signore, stupenda è la sua vittoria

Il piovoso pomeriggio di domenica sei novembre non ha impedito ai cantori della diocesi di vivere il loro annuale momento di incontro, riflessione e preghiera comune in musica.Per la quarta edizione di “Cantorie in Festa” la corali parrocchiali del Goriziano si sono date quest’anno appuntamento al santuario mariano della Marcelliana a Monfalcone, che in occasione dell’anno giubilare della misericordia è stato scelto dall’Arcivescovo come particolare luogo di preghiera ed ascolto per il Mandamento, con il nome di “Oasi della Misericordia”.Forti delle edizioni precedenti che hanno suscitato vivo compiacimento fra i partecipanti l’organizzazione del pomeriggio è rimasta invariata, ha previsto infatti l’arrivo e il posizionamento in chiesa nel primo pomeriggio, la prova generale dei brani, la celebrazione della Santa Messa e il ritrovo nella sala parrocchiale per la consueta condivisione di una agape fraterna.La celebrazione eucaristica è stata presieduta quest’anno dall’Arcivescovo Emerito mons. Dino De Antoni, affiancato da mons. Michele Centomo, direttore dell’ufficio liturgico diocesano, mons. Arnaldo Greco delegato per l’anno giubilare, don Enzo Fabrissin, don Mario Malpera e don Valentino Aenoeai. Il programma dei canti è rimasto invariato nella contiuità con gli anni precedenti, con qualche aggiunta dettata dall’attenzione ai compositori e alle tradizioni del territorio.Per il secondo anno consecutivo la direzione dell’assemblea – corale è stata affidata allo stimato maestro Fulvio Madotto, direttore della Cappella Metropolitana, mentre l’accompagnamento musicale all’organo è stato sostenuto dal maestro Vanni Feresin. Per il proprio è stata eseguita interamente la Missa De Angelis intervallata dall’eleborazione polifonica a quattro voci miste del compositore bavarese Wolfram Menschick e il credo “III” gregoriano.Prima dell’inizio della celebrazione, durante l’ingresso dell’arcivescovo, sono state eseguite le Acclamationes Aquileienses, antichissime invocazioni ai santi martiri protettori delle nostre terre per la protezione del clero e del popolo erede dell’antico patriarcato. Durante la Messa sono stati eseguiti all’ingresso il corale “Lodate Dio”, di Johann Sebastian Bach, l’ “Alleluia” del friulano Albino Perosa, “Oce vecni, na oltar” dello sloveno Franc Kimovec, “Tu ci hai redenti” composto da don Stanko Jericijo in occasione della visita di Giovanni Paolo II a Gorizia nel 1992. Alla comunione, oltre ai classici “Vegnit a cene” nell’elaborazione di Francesco Fragiacomo e “O Salutaris” di Lorenzo Perosi è stato introdotto, come canto di ringraziamento eseguito a cappella il “Cant di Comugnon” in dialetto bisiaco, composto da don Narciso Miniussi. Come canto finale è stato intonato l’Inno alla Madonna Marcelliana, patrona della Chiesa Monfalconese.È stato inoltre ulteriormente incrementato il canto dell’ordinario della Messa, come stabilito dalle vigenti norme liturgiche, in una feconda alternanza fra lingua latina e lingue vernacolari, incentivando un vero e solenne “dialogo liturgico” fra celebrante ed assemblea. L’arcivescovo nel suo pensiero omiletico ha ricordato a tutti come il compito dei cantori sia quello di aprire con la musica una finestra verso il paradiso, aiutando coloro che pregano con la musica ad un’apertura verso l’alto e l’assoluto.Ha citato poi il Concilio Vaticano Secondo, dicendo che in questi anni la liturgia ha sofferto di due esagerazioni: l’assolutizzazione del coro e l’assolutizzazione dell’assemblea: le due componenti invece -ha continuato mons. De Antoni- devono coesistere senza che una ecceda nelle prerogative dell’altra.Le parole dell’arcivescovo emerito devono essere una guida per gli “addetti ai lavori”delle nostre corali, per una maggiore consapevolezza di inserimento nella tradizione conciliare e della riforma della liturgia del Vaticano II,quella riforma liturgica che nella costituzione dogmatica Sacrosantum Concilium raccomanda che “i riti risplendano per nobile semplicità” (cfr. n.34) e promuove la formazione delle scholae cantorum “mirando al fine della musica sacra, che è la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli” (cfr. n.112).In particolare il prossimo anno, specialmente come maestri e cantori saremo chiamati a rileggere, nel cinquantesimo anniversario dalla pubblicazione, l’istruzione “Musicam Sacram” promulgata dalla sacra congregazione dei riti. La lettura di questo documento, aiuterà molti a comprendere come la polifonia, il canto corale e l’intelligente alternanza fra lingue nazionali e lingua latina siano parti integranti di quella liturgia nuova e antica pensata dai padri conciliari.Per molto si è creduto che la bellezza del canto liturgico escludesse di fatto la partecipazione attiva dei fedeli ma da alcuni anni anche grazie agli interventi degli ultimi pontefici è in atto un genuino ritorno ai dettami del concilio, che potremmo definire non una riforma della riforma, ma una riforma nella riforma, nella quale con maggiore consapevolezza e serenità il canto liturgico può occupare il posto che da sempre ha avuto nella liturgia, senza ostacolare la piena partecipazione dell’assemblea nell’azione sacra.La novità di questa edizione di “Cantorie in Festa” finalizzata sia alla buona riuscita della celebrazione ma anche a stimolare un più fecondo cammino di condivisione fra i componenti delle diverse corali è stata l’introduzione dei punti prova decanali.Grazie alla generosa disponibilità di alcuni maestri si è data la possibilità ai cantori di partecipare ad alcune prove comunitarie in ogni decanato nei mesi antecedenti alla festa, in modo da consolidare la propria preparazione e confrontarsi nello studio dei brani. Così i fedeli del decanato di Gorizia e di lingua slovena si sono ritrovati presso la sede della Cappella Metropolitana a Gorizia diretti da Fulvio Madotto, per il decanato di Cormons-Gradisca le prove sono state dirette dalla maestra Elisabetta Moretti, nel Cervignanese dal maestro Pierfilippo Rendina a Perteole, e nella zona del mandamento dall’instancabile Dorino Fabris (che ha anche curato la preparazione e la digitalizzazione degli spartiti) a Begliano.Crediamo sia importante questa novità, anche e soprattutto in questi tempi che possono risultare difficili per i nostri cori parrocchiali -è noto a tutti infatti che se molte corali godono di “ottima salute” altre vedono un consistente calo di cantori, dovuto a molteplici fattori-. I punti prova in questo senso, se pensati in maniera intelligente anche per il futuro, possono dare un valido aiuto a quelle corali che magari vivono un momento di difficoltà dovuto al calo del numero dei cantori.”Cantorie in festa” non può e non deve rimanere solo un bel pomeriggio di preghiera e canto ma, anche grazie all’impegno e all’interesse di tutti i partecipanti può e deve essere uno sprone per la coralità sacra goriziana, attraverso una rete interpersonale prima di tutto di conoscenza e condivisione umana e cristiana, e poi liturgico-musicale, per incentivare la costruzione di un repertorio bello, comune e costruito assieme, da poter utilizzare senza difficoltà anche nelle singole parrocchie e per comuni occasioni particolari.Questo è accaduto ad esempio a Gorizia il 24 aprile scorso, in occasione del raduno nazionale dei donatori di sangue. Con una sola prova, grazie al maestro Fulvio Madotto, quattro corali della diocesi riunite hanno animato la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Carlo in Piazza della Vittoria eseguendo il repertorio proposto per la scorsa edizione della festa. Un bell’esempio di condivisione quotidiana di un percorso comune.La testimonianza diretta, la gioia e la soddisfazione visibili nei cantori dopo la festa in questo senso sono più utili delle parole di un cronista-organizzatore a spronare l’impegno comune nella crescita umana e musicale di questo bel progetto coinvolgendo anche magari quelle realtà corali che per paura, timidezza o indifferenza non hanno mai voluto partecipare.Con questi buoni propositi, augurando alle corali, ai maestri e ai bravi cantori un buon inizio di anno liturgico, vi diamo appuntamento alla quinta edizione di Cantorie In Festa a novembre 2017.