Campanili aperti: si riparte!

Dopo la forzata sospensione dello scorso anno, domenica 16 maggio riparte l’iniziativa “Campanili aperti”, giunta alla nona edizione. Si tratta di un’occasione che nel corso del tempo ha riscosso sempre un notevole interesse, sia per le comunità interessate sia per i visitatori e negli anni ha toccato già numerose località: Romans, San Lorenzo Isontino, San Pier d’Isonzo, Ruda, Pieris, Fiumicello, Begliano, Villa Vicentina, Doberdò del Lago, Sagrado, Sant’Andrea, Gabria, Capriva, San Martino del Carso, Lucinico e Piedimonte.Quest’anno i paesi interessati saranno San Canzian d’Isonzo e Isola Morosini.L’evento, che è inserito nell’ampio cartellone della “Settimana della cultura friulana” a cura della Società Filologica, viene organizzato dall’associazione Campanari del Goriziano in collaborazione con le parrocchie dei Santi Martiri Canziani e di San Marco Evangelista e si svolgerà nel rispetto di tutte le normative attualmente in vigore.Dalle ore 15.00 alle ore 19.00 sarà possibile accedere alle due torri, da cui si può godere di uno splendido panorama sul territorio. Il campanile di San Canzian, salvato dalle distruzioni belliche che colpirono la vicina chiesa, si distingue per aver mantenuto le ottime scale lignee di un tempo che rendono la salita particolarmente suggestiva.Per Isola Morosini l’apertura della torre acquista un significato particolare, in quanto da decenni lo scampanio non era più praticato. In questi giorni, grazie ai volontari dell’associazione, è stato possibile installare i bracci per lo scampanio manuale e l’intero campanile è stato rimesso a nuovo con una radicale pulizia.Durante il pomeriggio ci sarà l’opportunità di un momento di approfondimento sui luoghi che ospitano la manifestazione, con uno sguardo alla storia all’interno delle due chiese parrocchiali: a San Canzian alle 15.30 guidato da Carmen Trevisan e alle 17.30 a Isola Morosini con Adriana Miceu; Ivan Bianchi illustrerà alcune caratteristiche delle campane dei due paesi. Ci si augura che Campanili aperti sia l’occasione per una ripartenza delle attività associative e soprattutto si confermi come un’occasione privilegiata per valorizzare e far conoscere la tradizione campanaria del Goriziano.