Aspettando il sole della felicità

Mai quanto oggi bambini e ragazzi hanno bisogno di continuare a sentire la presenza del “gruppo”: sia esso di amici, della classe, delle associazioni, al momento lontani a causa delle restrizioni dovute al Covid – 19.In questo gli scout si sono posti in prima linea per continuare ad offrire ai Lupetti e Coccinelle, agli Esploratori e alle Guide, ai Rover e alle Scolte, la possibilità di continuare – seppur virtualmente – le attività e gli incontri.Fabrizio Cavuoto e Francesca Giusti, responsabili per il Cervignano 1, hanno raccontato per noi la loro esperienza durante questi mesi della pandemia.

La pandemia, con il conseguente blocco (quasi totale) alle attività, ha fermato anche quelle delle varie associazioni che operano con i ragazzi. Come avete deciso di procedere, per non fermare totalmente le vostre iniziative? A che strumenti vi siete affidati e come avete organizzato gli eventuali incontri?Durante il blocco abbiamo deciso di continuare, per quanto possibile, con le attività scout. Per questo ci siamo appoggiati a Microsoft Teams per ciò che riguarda le riunioni dei capi e dei ragazzi più grandi e a mezzi più conosciuti, come Whatsapp per interagire con i ragazzi più giovani, i bambini e per mantenere i contatti con i genitori.

È stato difficile raggiungere virtualmente i ragazzi? Se sì, dove avete riscontrato le maggiori problematiche?Dal punto di vista “pratico” non è stato troppo difficile, dal momento che fortunatamente sono disponibili gratuitamente diverse piattaforme di comunicazione virtuale funzionali allo scopo. Comunicare con i ragazzi più grandi è stato più semplice dal momento che nella maggior parte dei casi possiedono un proprio device che sanno usare molto bene in maniera del tutto autonoma.Al contrario per comunicare con i bambini è sempre necessario che i genitori facciano da intermediari, e nella quasi totalità dei casi, possiamo dire che si siano dimostrati disponibili allo scopo. La difficoltà maggiore che abbiamo riscontrato in realtà è stata abituarsi ad un nuovo modo di fare scautismo: normalmente viviamo le nostre avventure all’aria aperta, confrontandoci con il resto del gruppo, anche attraverso il gioco, il fare strada assieme, il servizio ecc…Abbiamo cercato di declinare le attività in funzione delle norme di sicurezza, nel tentativo di restare vicini ai ragazzi e alle famiglie, senza perdere l’entusiasmo nonostante il momento difficile.

Che tipo di attività avete loro proposto e come sono state differenziate per fasce d’età?Ai Lupetti e Coccinelle (bambini dagli 8 ai 12 anni) ed Esploratori e Guide (ragazzi dai 12 ai 16 anni) vengono proposti dei filmati girati dai capi, in cui vengono lanciate delle piccole sfide o attività da documentare con foto o video. Tra le altre, alcune attività manuali, di espressione, di servizio in casa ecc… Questo espediente ci permette non solo di mantenere un contatto con i ragazzi, ma anche di capire come stanno vivendo questo periodo e, ultimo ma non meno importante, di farli sorridere attraverso i filmati e dare loro un’occasione di svago.I Rover e le Scolte (ragazzi tra i 16 e 21 anni) stanno continuando le loro riunioni settimanali in videochiamata, progettando attività future in attesa di poterle svolgere dal vivo e trattando argomenti di loro interesse. I giovani impegnati nel servizio con bambini e ragazzi più piccoli ci aiutano nella realizzazione dei filmati citati sopra.La comunità capi si riunisce periodicamente per confrontarsi sulle attività proposte e le risposte dei ragazzi.

Che messaggi avete pensato di far arrivare loro, in particolar modo pensando al momento complicato che tutti ci siamo trovati a vivere? Qual è stata la risposta?Abbiamo cercato semplicemente di mantenere vivo l’entusiasmo e l’allegria, per non appesantire ulteriormente questo momento e per cogliere gli aspetti positivi del vivere in casa a stretto contatto con la propria famiglia (lo scout sa che c’è sempre almeno il 5% di buono in ogni situazione…). Crediamo inoltre che progettare attività future in una situazione così incerta rappresenti un forte messaggio di speranza.La risposta è stata buona, sia da parte dei ragazzi che dei genitori. Dopo un primo momento di adattamento, la partecipazione è aumentata notevolmente, tanto che succede che i capi vengano “ripresi” da genitori e ragazzi se il video viene pubblicato in ritardo!

Quali sono le vostre principali preoccupazioni legate alla sfera psicologica e alla crescita dei vostri ragazzi? Al contempo, ci lasciate un messaggio di speranza, un insegnamento da tutto questo che hanno/abbiamo vissuto?La nostra principale preoccupazione è legata al distanziamento sociale: il contatto tra ragazzi, tra ragazzi ed educatori, tra il Gruppo ed il territorio è stato quasi azzerato negli ultimi due mesi. Quando sarà possibile rivederci nuovamente non potremo quindi riprendere da dove ci siamo lasciati: sicuramente sarà necessario un nuovo periodo di adattamento. Ovviamente ci sarà del lavoro da fare, ma ci rendiamo conto che in questo periodo si tratti di preoccupazioni minori; il nostro pensiero va ai nostri fratelli e sorelle scout delle regioni più colpite dal virus, in cui le conseguenze psicologiche dell’epidemia saranno molto più profonde.”Sforzati sempre di vedere ciò che splende dietro le nuvole più nere”diceva il fondatore dello scoutismo Baden Po well.Di certo anche noi in questo periodo abbiamo scoperto che nelle situazioni di emergenza possono affiorare capacità finora nascoste o del tutto ignote, sia da parte di noi capi che di bambini e ragazzi. Speriamo che quantovissuto in questo periodo si trasformi in un’occasione di crescita personale e comunitaria e che quanto appreso non vada perduto una volta tornati alla “normalità”.A questo punto il miglior messaggio di speranza che possiamo lasciarvi è proprio un’altra frase del nostro fondatore, che mai come oggi casca a pennello: “Dopo le nubi splende di nuovo il sole. Che la vostra nube particolare sia tristezza o dolore o ansietà, il sole della felicità verrà di nuovo su di voi se prenderete al meglio la situazione quando i tempi sono duri.”