“Animaplus”: fucina di educatori

Tra ottobre e novembre si è svolto presso la parrocchia di san Valeriano di Gradisca il percorso di base per catechisti dal titolo “Animaplus”. L’iniziativa ha coinvolto catechisti che iniziano o hanno iniziato da poco il loro servizio ed animatori di gruppi parrocchiali. L’itinerario è stato pensato e ideato dall’Ufficio Catechistico in collaborazione con il Servizio per la Pastorale Giovanile e Vocazionale. I partecipanti, provenienti da diverse parrocchie della diocesi e diversi per età, erano una ventina. era guidato da Fra Luigi e Stefano Fontana.Il percorso guidato da fra Luigi e Stefano Fontana è stato strutturato in quattro incontri serali, uno per settimana, nei quali sono stati affrontati diverse tematiche attraverso il metodo laboratoriale, introdotto e concluso da un momento di preghiera animato da Paolo Peric.Nel primo incontro, è stato approfondito il tema dell’iniziazione cristiana secondo il modello catecumenale. Ad una innesto svolto dalla professoressa Gabriella Valenti si sono succeduti dei momenti di spiegazione e di riappropriazione.Nel secondo incontro, sono stati delineati i tratti fondamentali dell’identità del catechista e sono state scoperte le sue competenze principali, indicandone le tensioni centrali.Nel terzo incontro, il tema centrale è stato la comunità dei catechisti e l’importanza di condividere tra di loro l’esperienza fondamentale del proprio servizio.Nel quarto e ultimo incontro, tenutosi nel convento dei frati cappuccini a Gorizia, l’attenzione si è concentrata sulla ricerca dei segni concreti della presenza di Dio nella propria vita attraverso la riflessione personale, per scoprire che si è parte di una storia, la storia della salvezza. Il percorso si è concluso con una celebrazione eucaristica presieduta da don Nicola Ban, nella quale si è fatta memoria attraverso gesti e simboli delle meraviglie che Dio compie nella vita di ciascuno e nella storia dell’umanità.Sicuramente è stata un’esperienza positiva, che ci ha dato modo di apprendere concetti  ed evocare simboli che spesso si danno per acquisiti. Gli incontri, quindi, ci hanno permesso di iniziare un percorso di apprendimento, che sicuramente continueremo a coltivare in futuro attraverso le diverse proposte formative offerte dalla diocesi.