Amici dal Burkina Faso in visita a Gorizia

La settimana scorsa CVCS ha avuto il piacere di ospitare a Gorizia per alcuni giorni gli amici del Burkina Faso, rappresentanti dei partner con cui attualmente collabora: Suor Laura e Suor Angela, missionarie a Bobo Dioulasso da più di vent’anni, l’Abbè Emmanuel, responsabile del Centro Esperance per l’accoglienza di persone con disagio psichico, con Camille il direttore di tale centro.

CVCS di Gorizia da molti anni è presente in Burkina Faso per la realizzazione di progetti di cosviluppo promossi con alcuni partner locali.

Dal 2012 collabora con le Suore missionarie dell’Immacolata Regina Pacis che gestiscono un centro per giovani (denominato Jigi Seme) di cui hanno promosso la realizzazione e che si propone di offrire possibilità di studio, aggregazione e formazione alla coscienza critica a giovani delle periferie, provenienti dalle famiglie più svantaggiate.

Dal 2017 collabora anche col Centre Esperance promosso dalla Diocesi locale e impegnato nell’accoglienza di persone con disagio psichico che in tale contesto territoriale, per effetto dell’incapacità (culturale o economica) delle famiglie e a causa del vuoto istituzionale, vengono spesso abbandonate e vagano senza riconoscimento della loro dignità, lungo le vie del centro urbano.

La loro visita è stata organizzata al fine di approfondire la conoscenza e discutere alcuni aspetti di due progetti risultati da questa collaborazione: il progetto Esperance, avviato nell’ottobre 2018 e finanziato dalla Regione FVG (L. 19/2000) e il progetto Renaissance, recentemente approvato dal’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) che verrà formalmente avviato nel prossimo autunno.

Le due iniziative concorreranno a sostenere e sviluppare le attività promosse dai partner locali, in particolar modo l’assistenza medica di persone affette da disagio mentale e il loro reinserimento familiare e/o sociale grazie anche alla diffusione di una cultura del rispetto e dell’accoglienza per la fragilità attraverso il coinvolgimento giovanile, di modo che nel tempo le azioni si rivelino sostenibili.

La loro presenza in città è stata occasione per incontrare anche altri soggetti che a diverso titolo concorrono alla buona riuscita delle attività previste dalle due iniziative: Caritas Diocesana di Gorizia, Università degli Studi di Trieste, Azienda Sanitaria di Trieste.

Prima della partenza, il piccolo gruppo ha potuto incontrare anche l’Arcivescovo Monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, don Nicola Ban, incaricato della Pastorale Giovanile Diocesana, don Stefano Goina, Vicario Episcopale ed Economo Diocesano, Renato Nucera, Direttore della Caritas. Dal piacevole scambio tra esperienze faticose ma ricche di umanità, vissute in contesti tanto diversi, è stata confermata la condivisione di percorsi per una solidarietà senza appartenenze che ponga al centro il bene dell’uomo, senza distinzione alcuna.