Al via il servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili

È stato costituito ed ha iniziato ufficialmente la sua attività il Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili per la Regione Ecclesiastica del Triveneto, come previsto dalle “linee guida” emanate lo scorso 24 giugno dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Conferenza Italiana Superiori Maggiori. Il Servizio si è riunito ufficialmente per la prima volta sabato 5 ottobre al Centro pastorale card. Urbani di Zelarino per un incontro conoscitivo e di indirizzo sui suoi compiti in riferimento all’omonimo Servizio nazionale e ai costituendi Servizi diocesani.Il neonato Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili è presieduto dal Vescovo di Adria-Rovigo mons. Pierantonio Pavanello ed è coordinato da don Gottfried Ugolini, sacerdote della Diocesi di Bolzano-Bressanone. Ne fanno, inoltre, parte i referenti diocesani dei Servizi diocesani per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, rappresentanti dei religiosi e delle religiose più alcuni operatori ed esperti in ambito pedagogico, giuridico (penale e canonico), psicologico e comunicativo.”Questo Servizio – ha ricordato il Vescovo Pavanello, illustrandone le finalità – vuole ulteriormente esprimere l’attenzione della Chiesa nel difendere i piccoli e le persone più fragili. La Chiesa è chiamata oggi più che mai ad affrontare il fenomeno degli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili, una piaga che purtroppo c’è sempre stata e che coinvolge prevalentemente gli ambiti “vicini” al minore – la famiglia, la scuola, lo sport, anche la Chiesa- e che oggi trova terreno fertile anche nell’ambiente digitale. La Chiesa ha il compito di proteggere e tutelare i minori abusati e di vigilare, arginare e affrontare con chiarezza i fenomeni di abuso”.Il Servizio regionale – ha precisato il coordinatore don Gottfried Ugolini – ha prevalentemente compiti di formazione e promozione per quanti sono chiamati a operare nei Servizi diocesani. In particolare, si propone di: – monitorare e documentare le iniziative di prevenzione e di formazione e le modalità di attuazione delle linee guida; – accompagnare le Diocesi nella struttura dei protocolli e nelle indicazioni di buone prassi per la tutela dei minori; – stimolare, promuovere e coordinare l’informazione degli operatori pastorali sulla tutela dei minori e prevenzione degli abusi; – se richiesto dal Vescovo o dai superiori religiosi, accogliere le segnalazioni di abusi sessuali in ambito ecclesiale.Durante la riunione, il coordinatore don Ugolini e l’avvocato Giuseppe Comotti, hanno illustrato i compiti dei referenti diocesani e dei Servizi diocesani con i possibili ambiti di intervento e prevenzione, sottolineando le due principali aree di intervento: l’ascolto e l’accompagnamento delle vittime; la tutela dei minori e delle persone vulnerabili e la prevenzione da varie forme di abuso.Attualmente tra le 15 Diocesi del Triveneto esistono già alcune esperienze avviate a livello diocesano: a Bolzano è attivo da una decina d’anni il Servizio specialistico per la prevenzione e la tutela dei minori da abusi sessuali e altre forme di violenza e uno Sportello di ascolto e informazione; a Padova, nel 2017, è stato avviato il Servizio informazione e aiuto-SInAi; a Trento, nell’aprile 2019, è stato attivato un Servizio diocesano per la tutela dei minori.Il Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili si propone ora, in questa prima fase, di condividere con i referenti diocesani le esperienze già avviate nel Triveneto e in altre Diocesi italiane, di promuovere alcune iniziative di formazione, di favorire la conoscenza di ulteriori esperienze formative per chierici e operatori pastorali e di approntare anche un proprio regolamento.