“Collaborando si fanno cose belle!”

Non è stato facile mantenere il segreto e coinvolgere l’intera comunità di Romans Fratta e Versa e le altre realtà parrocchiali dove don Michele è stato presente.
Un lavoro sopraffino che il Consiglio pastorale coadiuvato da tutti gli operatori dell’UP Magnificat e da aiuti esterni (quali Ivan Bianchi e Vanni Feresin) ha messo a punto per mercoledì 4 alle 18. Tutto sarebbe dovuto essere vissuto nella normalità solo che, all’arrivo del parroco per la celebrazione della messa feriale, si è trovato la chiesa gremita di tutti i fedeli di Romans e del resto “del mondo”, accorsi per festeggiarlo.
Il coro dei Sacri Cantores Theresiani ha rotto gli indugi accogliendo l’improvvisata processione di chierici e presbiteri per l’inizio della solenne celebrazione.
Ad accompagnare don Michele sono intervenuti gli affezionati confratelli don Pigato, mons. Greco, don Zaina quale assistente AC giovani, don Qualizza e don Tonso, decano di Gradisca e Cormons che ha portato i saluti e gli auguri dell’arcivescovo Carlo e di tutti i presbiteri della diocesi di Gorizia.
Visibilmente emozionato don Michele ha accolto con gratitudine l’iniziativa organizzata a sua insaputa e ha salutato con affetto i numerosi presenti. Monsignor Arnaldo ha indirizzato al parroco un pensiero omiletico profondo volto a riflettere sul significato dell’essere prete oggi, a partire dal documento scritto da Paolo VI “Presbyterorum ordinis”, sul ministero e la vita sacerdotale.
Le intenzioni dei fedeli sono state preparate dai diversi gruppi parrocchiali e hanno voluto esprimere ringraziamento e lode per il dono di don Michele e preghiera perché il Signore lo accompagni sempre nel suo ministero. I bambini della catechesi hanno offerto un bouquet di rose color acqua marina mentre il presidente del CPAPA Alberto Di Cicco ha voluto sottolineare l’obiettivo dell’iniziativa partita dal Consiglio per dimostrare affetto, stima e gratitudine e festeggiare a livello comunitario il traguardo dei 30 anni di servizio sacerdotale. Una significativa offerta in denaro è stata inoltre consegnata come raccolta volontaria affinché venga devoluta per l’opera di carità che don Michele riterrà più opportuna.
Alla fine della cerimonia il festeggiato ha voluto ricordare il momento in cui l’allora arcivescovo Bommarco lo aveva chiamato per comunicargli la data dell’ordinazione e alcuni momenti della sua vita sacerdotale in cui ha sempre voluto mettere al centro la liturgia per onorare Cristo e di non voler mettere se stesso in mostra. Ecco perché a farlo ci hanno pensato i parrocchiani, caro don Michele, in un momento in cui la Chiesa vive un momento di smarrimento è bello che i fedeli facciano sentire il loro affetto e la loro vicinanza ai loro pastori, è un modo come un altro per non farli sentire soli e per dire che si è tutti insieme sulla stessa barca. Il seguito dei festeggiamenti è proseguito presso la Domus dove ha avuto luogo un momento comunitario. Ai presenti è stato fatto dono della visione del video di alcuni momenti dell’ordinazione in cui tutti hanno potuto rivivere i passaggi importanti vissuti da don Michele, accompagnato dai suoi cari. Infine gli è stato consegnato un file audio contenente numerosi auguri provenienti da più parti. È intervenuto anche il sindaco Calligaris insieme ad assessori e consiglieri.
Palpabile la soddisfazione dei promotori dell’iniziativa che non si aspettavano una risposta corale così numerosa e che hanno raccolto complimenti da chi è intervenuto dalle altre parrocchie, soprattutto da Aquileia, Cervignano e Grado. Tutti si sono portati a casa un bel ricordo e qualcuno ha così commentato: “Grazie a tutti per la splendida collaborazione. Siete stati fantastici! È stato uno di quei momenti belli e profondi che ricorderemo negli anni”, “La Vita è fatta di “attimi di Felicità”: bisogna saperli cogliere e coltivare. Insieme, possiamo fare in modo che questi momenti spirituali ed umani, ci facciano vivere la Vita in maniera più lieta. Grazie a tutti”, “Ieri sera abbiamo respirato veramente un clima denso di emozioni. Si percepiva una vera e sincera partecipazione della comunità tutta. Insieme è bello”, “Ieri abbiamo vissuto davvero un bel clima di comunità, segno anche che possiamo e riusciamo a costruire bene insieme. Credo che il segreto sia questo: “insieme”. Ci sia di sprone per continuare a camminare e a seminare in modo fecondo”, “È stato veramente un bel segno per tutta la comunità: è proprio vero che collaborando si fanno cose belle”…
Oggi come oggi non è scontato vivere questi momenti, trovare questa comunione d’intenti e sentirsi parte di un grande progetto che, naturalmente va oltre una festa ma passa anche tramite di essa per guardare in alto e ringraziare Dio.

Daniela Antonioli