Pace, dialogo, pieni diritti e partecipazione informata: la voce di Caritas Italiana
4 Giugno 2025
La presidenza di Caritas Italiana, riunitasi a Roma il 29 maggio, si è occupata, tra i vari punti, della tragica situazione nella Striscia di Gaza, in Ucraina e nei contesti di conflitto dimenticati, nonché dei referendum abrogativi che si terranno nei giorni 8 e 9 giugno.
Caritas Italiana aderisce con convinzione agli appelli di papa Leone XIV, rilanciati anche dai Vescovi italiani, affinché ovunque si soffre per la guerra tacciano le armi e sia sostenuta ogni iniziativa di dialogo e di pace. A Gaza in particolare si consenta “l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari”, “siano liberati tutti gli ostaggi, si rispetti integralmente il diritto umanitario”.
Caritas Italiana è vicina alle operatrici e agli operatori di Caritas Gerusalemme – così come alle Caritas e a tutte le persone impegnate nelle altre zone di guerra –, di cui sostiene gli sforzi a sostegno della popolazione. Sono segno di speranza nella tragedia.
Rispetto al prossimo appuntamento referendario, Caritas Italiana incoraggia ad approfondirne i temi – il lavoro e la cittadinanza – e a guardare al voto informato come a un’espressione di partecipazione e corresponsabilità.
Raccogliendo l’appello della CEI a “integrare nella pienezza dei loro diritti coloro che condividono i medesimi doveri e valori”, Caritas Italiana – che assieme alle Caritas diocesane ha una lunga esperienza di servizio nei campi dell’accoglienza e dell’integrazione – ricorda che l’ottenimento della cittadinanza in tempi congrui da parte di donne e uomini che contribuiscono con il loro lavoro al benessere dell’intera collettività, corrisponde al riconoscimento della dignità delle persone che, nell’ottica del bene comune, ovvero del bene di tutti e di ciascuno, sono da accogliere, proteggere, promuovere e integrare.
La Presidenza di Caritas Italiana
(Foto AFP/SIR)
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