Gorizia: dopo 23 anni si mette mano al Piano regolatore

Sarà la MATE Engineering di Bologna a occuparsi della redazione della variante al Piano regolatore comunale di conformazione al Piano paesaggistico regionale. Dopo 23 anni il Comune di Gorizia mette mano all’importante documento di pianificazione territoriale: di fatto una variante generale del Prgc stesso recepirà le indicazioni previste dal Piano paesaggistico regionale. La spesa complessiva ammonta a ‪102.113‬ euro.

Il principio che sarà seguito è quello di “manutenzione evolutiva”, quindi non uno stravolgimento dell’impianto generale dello strumento in vigore, ma un aggiornamento. La volontà espressa dal provvedimento di indirizzo formulato dal consiglio comunale infatti non è di procedere a una revisione complessiva del Piano regolatore comunale, ma di intervenire sullo strumento in vigore, adeguandolo alle norme sovraordinate, innovandolo nella normativa tecnica e in alcune sue parti.

“Non è l’assegnazione di un incarico per un nuovo Piano regolatore, ma per un aggiornamento di quello esistente. È un risultato importante, perché si tratta del “vestito” della città. Per la prima volta il confronto tramite il Gect con le municipalità di Nova Gorica e Šempeter Vrtoiba ha permesso di individuare misure di integrazione degli strumenti urbanistici dei tre Comuni, perché vogliamo far crescere il territorio insieme”, rimarca il sindaco, Rodolfo Ziberna. Il vicesindaco, Chiara Gatta, con delega all’Urbanistica, aggiunge: “Abbiamo avviato un processo partecipato, portato avanti con il coinvolgimento di Isig e Università di Trieste, che ci ha consentito di individuare i cinque principi di base del nuovo assetto territoriale. Tra questi la ricerca della massima flessibilità dello strumento, in modo da evitare il più possibile le lungaggini burocratiche. È importante che il Piano regolatore sappia rispondere alle nuove esigenze della società”. Licinio Gardin, dirigente del settore, ha spiegato che a questo punto si entra nella fase progettuale e che la ditta a cui è stato affidato l’incarico ha operato già in tutta Italia.

Sono appunto cinque le strategie alla base della variante generale. Prima di tutto il riutilizzo del patrimonio immobiliare esistente e oggi in disuso, evitando così il consumo di suolo. C’è poi lo sviluppo della mobilità sostenibile, con la previsione di mettere a rete un sistema di parcheggi scambiatori, con la promozione dell’utilizzo della bicicletta e del trasporto urbano locale e ferroviario. Per chi deciderà di investire a Gorizia, è previsto lo snellimento delle procedure per il riutilizzo degli ambiti rigenerati. Tra i punti fermi anche la valorizzazione della rete ecologica territoriale, costituita da aree verdi diventate più fruibili, e il coinvolgimento della popolazione giovanile.

Dopo che la ditta incaricata avrà messo a punto il suo lavoro, il documento sarà portato all’attenzione del consiglio comunale. Poi è previsto un ulteriore passaggio partecipato, con l’apertura alle osservazioni.