Un nuovo volto per la Sdag

Street art, opere scultoree, un centro polifunzionale aperto alla cittadinanza e le associazioni, un programma culturale per mettere in rilievo artisti locali: queste le progettualità culturali di “Crew – Visioni incrociate”, progetto che prende vita all’ex stazione confinaria di Sant’Andrea con capofila la Sdag di Gorizia e un valore complessivo di 1,3 milioni di euro, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Interreg VI – A Italia-Slovenia 2021-2027.
“Le aree confinarie transfrontaliere, principalmente votate alla logistica, in parte sottoutilizzate per il venire meno dell’economia di frontiera, diventano luogo di aggregazione sociale e culturale e di supporto allo sviluppo turistico del territorio”, ha spiegato Giuliano Grendene, amministratore unico di Sdag. “Rimettere questi spazi al servizio delle comunità transfrontaliere appare un dovere morale”.
Nell’ambito del progetto è previsto un importante rinnovamento della palazzina che ospita il bar e l’infopoint, sia internamente che esternamente, con le opere di street art già eseguite. All’interno verrà inoltre ricavata una nuova sala per eventi culturali di vario genere.
La direttrice del Kulturni dom di Nova Gorica (partner progettuale) Pavla Jarc è entrata nel vivo delle iniziative culturali del progetto portate avanti dall’ente di Nova Gorica.
È infatti aperto, con scadenza 10 giugno, il concorso internazionale per l’installazione di sculture pubbliche. Due opere, una di un artista italiano e una di un artista sloveno, verranno installate nello spazio esterno dell’ex stazione confinaria sulla parte italiana; la medesima iniziativa verrà eseguita anche sulla parte slovena, nel territorio del Comune di Šempeter-Vrtojba, per un totale di quattro opere.
Il tema del concorso è “Oltre i confini/ Spazio senza confini”, il testo del bando è disponibile sul sito del Kulturni dom di Nova Gorica.
Uno dei primi risultati tangibili del progetto, l’opera di street art sulle due palazzine in prossimità del confine, è stata illustrata dall’artista e grafico Andrea Antoni, ideatore dell’immagine coordinata del progetto.
L’artista, art director freelance, docente e graffiti-writer, ha spiegato come i due colori principali utilizzati richiamino il colore della Sdag e quello dell’Isonzo, e vengano poi declinati nelle loro varie sfaccettature, collegandosi alla varietà di popoli e idee della zona confinaria. Antoni ha inoltre auspicato che sia le opere che il progetto stesso possano perdurare come segni tangibili sul territorio.
La manager culturale del progetto, Cristina Feresin, ha presentato la rassegna culturale che prenderà il via dal 6 giugno. Intitolata “Dialoghi incrociati/arte”, consisterà in quattro esposizioni di artisti italiani e sloveni che interpreteranno il territorio e questa diversa possibilità espositiva con la loro arte, nell’ottica di creare situazioni culturali, di incontro e confronto, in luoghi che fino ad ora avevano una destinazione d’uso completamente diversa.
Il nuovo spazio espositivo verrà inaugurato con l’esposizione dell’artista goriziano Ignazio Romeo, il cui percorso artistico si inserisce nell’ambito dell’arte concettuale, con una particolare attenzione per i materiali poveri e al loro riutilizzo. Il successivo appuntamento è previsto per ottobre 2025, mentre le altre due esposizioni della rassegna sono previste per la primavera e l’autunno 2026.
Il programma prevede inoltre una serie di mostre fotografiche con i circoli fotografici del territorio di Gorizia e Nova Gorica e la realizzazione del parco scultoreo, progettualità perseguita dal Kulturni dom di Nova Gorica.