Riaperta al culto la chiesetta di Sant’Antonio ad Aquileia

Riaperta al culto la chiesetta di Sant’Antonio da Padova ad Aquileia, con una messa officiata da monsignor Mirko Franetovich assieme a don Paul Kochutara, nel giorno in cui si ricorda e festeggia il Santo, al secolo Fernando Martins de Bulhões, noto in Portogallo come Antonio da Lisbona, religioso e presbitero portoghese appartenente all’Ordine francescano, proclamato santo da papa Gregorio IX nel 1232.
Alla liturgia erano presenti davvero tanti fedeli, addirittura molte persone sono dovute rimanere fuori dall’edificio sacro, mentre l’amministrazione comunale era rappresentata dal sindaco Zorino. La celebrazione è stata accompagnata dal coro parrocchiale con all’organo Gianluigi Maras.
Nella sua omelia don Mirko, partendo dai testi del giorno, ha sottolineato che l’amore che intende Cristo non ammette indietreggiamenti ma chiede decisi avanzamenti che promuovano e rinnovino la comunione. In questo senso ha citato una frase tratta dai sermoni di sant’Antonio: ” Qui in terra, l’occhio dell’anima è l’amore, il solo valido a superare ogni velo. Dove l’intelletto s’arresta, procede l’amore”.
“È proprio questo amore che ci spinge a riconciliarci con il fratello prima di offrire il nostro dono all’altare – ha affermato il parroco – perché la pace con gli altri è condizione necessaria per la pace con Dio”.
Al termine della funzione religiosa è stato benedetto il pane, come impegno a vivere in comunione a partire dagli ambienti di casa.
Al termine Daniele Pasini – che per conto della parrocchia segue particolarmente gli interventi sugli edifici parrocchiali – ha illustrato le vicissitudini della chiesa da quel giorno del 2013 quando un fulmine colpì l’edificio sacro provocando danni ingenti, in primis i grossi fori che facevano filtrare l’acqua piovana dal tetto, danneggiando di conseguenza gli affreschi della cupola.
Ora il tetto è stato risistemato e messo in sicurezza posizionando un moderno parafulmine grazie all’intervento fattivo della Sovrintendenza alle Belle Arti del Friuli Venezia Giulia.
È stata inoltre fatta la manutenzione e la pulizia delle pareti e delle statue esterne molto degradate. Il tutto si è potuto realizzare grazie all’intervento e all’interessamento della parrocchia, dell’Arcidiocesi – grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica – , dell’amministrazione comunale, della Cassa Rurale del Friuli Venezia Giulia Filiale di Aquileia e di offerte di alcuni privati cittadini.
Prossimamente inizierà un nuovo intervento di restauro grazie a un bando di finanziamento promosso dalla Regione Friuli-Venezia Giulia rivolto a enti locali ed ecclesiastici per progetti di recupero, conservazione, valorizzazione e salvaguardia degli affreschi.
Questo nuovo lotto di lavori, che dovrebbe iniziare a fine anno, prevede il restauro degli affreschi interni.
La chiesetta, pur risalente nella sua veste architettonica attuale alla fine del XVII secolo (1697), vanta origini ancora più antiche e rappresenta un chiaro esempio di interesse artistico.
Proprio per il suo valore storico e culturale, l’edificio è sotto la tutela dei beni architettonici.
Monsignor Franetovich ha infine espresso gratitudine a tutti i volontari che hanno ripulito la chiesa per il giorno della festa, coloro che hanno donato i fiori e preparato un ottimo momento conviviale.
Il parroco ha inoltre annunciato che nei mesi di luglio, agosto e settembre, ogni giovedì dalle 8 alle 12 ci sarà nella chiesetta l’adorazione eucaristica per le vocazioni sacerdotali, religiose e per la pace tanto necessaria.
L.N.